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Attualità | 11 agosto 2020, 15:27

Rimborsi per Covid-19 su biglietti e abbonamenti dei treni, i pendolari: “Non sono ancora stati attivati, situazione abbastanza stucchevole”

Il Co.M.I.S. in una lettera torna a chiedere chiarimenti all’assessorato ai Traporti, a Trenitalia e all’Agenzia della Mobilità Piemontese

Rimborsi per Covid-19 su biglietti e abbonamenti dei treni, i pendolari: “Non sono ancora stati attivati, situazione abbastanza stucchevole”

I comitati e le associazioni di pendolari piemontesi che fanno parte del “Co. M. I. S. - Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile” si rivolgono nuovamente all’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, all’Agenzia della Mobilità Piemontese e a Trenitalia, per chiedere chiarimenti sui ritardi nei rimborsi causa emergenza Covid-19. 

Si tratta di rimborsi previsti dall’articolo 215 del Dpcm emanato a fine maggio, che fino ad oggi tuttavia non sono ancora stati attivati. 

“La situazione, a parer nostro, è abbastanza stucchevole" scrivono nella lettera dal coordinamento che comprende il Comitato Gruppo Pendolari Cuneo-Torino, l’Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi, l’Unione Ferrovie Piemontesi e il Comitato Pendolari Nizza Monferrato. “In questi mesi ha creato disagi ai pendolari, a causa anche di informazioni errate date dalle biglietterie, quelle poche aperte, con conseguenti perdite di denaro causa mancato inutilizzo degli abbonamenti”. 

All’inizio i mesi previsti nel rimborso erano marzo, aprile e maggio, e secondo le prime indicazioni potevano essere erogati tramite voucher o prolungamento della validità degli abbonamenti stessi. 

“Sul sito di Trenitalia era stato indicato un modulo che sembrava indicato solo per i biglietti singoli e non per gli abbonamenti, in biglietteria invece, tuttora non vengono fornite indicazioni in quanto mancano le disposizioni e in precedenza, a chi voleva restituire l’abbonamento per recuperare i mesi non ancora utilizzati, in alcuni casi, è stato detto che in caso di restituzione non si avrebbe più avuto diritto a richiedere il rimborso dei mesi Covid-19, questo in contraddizione con quanto riportato dall’articolo 215”.  

Non è la prima volta che la questione viene portata all’attenzione dell’assessorato e della direzione regionale di Trenitalia. Già in una lettera del 28 maggio 2020, il Co.M.I.S. aveva espresso il disagio dei viaggiatori provocato dalle indicazioni poco chiare. Lettera a cui la Regione aveva risposto spiegando che: “In considerazione delle necessità che stanno emergendo da parte degli utenti, speriamo di arrivare ad una soluzione che possa soddisfare tutti il più presto possibile.” 

È assolutamente necessario che venga fatta chiarezza - insistono quindi i pendolari - e vengano date precise disposizioni per i rimborsi dovuti e previsti dal decreto. Tali disposizioni devono essere chiare sia per chi si recherà in biglietteria sia per chi vorrà utilizzare la modalità online, e questo deve essere valido per tutti i vettori del trasporto pubblico interessati. Il ritardo è già notevole, sono passati quasi tre mesi da quando è stato emanato il decreto e non è stata ancora trovata una soluzione adeguata. Sappiamo che alcuni vettori si stanno organizzando per il rimborso tramite voucher a partire da settembre, ma, per alcune tipologie di abbonamenti, vedi Formula, la modalità di applicazione è ancora in fase di concertazione”. 

“Non sappiamo a chi sia da attribuire la responsabilità di tale ritardo - concludono - sicuramente vi sono state, e probabilmente vi sono ancora, varie problematiche da risolvere, ma ne sollecitiamo una pronta soluzione a beneficio di tutta l’utenza”. 

Redazione

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