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Solidarietà | 07 novembre 2020, 19:50

Stanziati dal governo oltre 250 milioni di euro per prodotti agroalimentari da destinare agli indigenti

Nel lungo elenco – che spazia dai salumi alla pasta, dalla carne ai crackers – figurano esclusivamente produzioni da filiera italiana

Stanziati dal governo oltre 250 milioni di euro per prodotti agroalimentari da destinare agli indigenti

Tenendo conto delle indicazioni espresse dalle organizzazioni caritatevoli destinatarie del provvedimento, i tecnici del ministero delle Politiche Agricole, di concerto con i colleghi del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, hanno determinato come verranno suddivisi i 250,9 milioni di euro disponibili (900mila euro di residui sul Fondo 2020 e 250 milioni di euro derivanti dalle risorse straordinarie del decreto Rilancio) nell’ambito del progetto “Programma di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti”.

UN AIUTO AI MENO ABBIENTI E ALLA FILIERA ALIMENTARE TRICOLORE

“Si tratta di fondi destinati all’acquisto di prodotti di filiera e materia prima italiana – dichiara il sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’AbbateAiutiamo i nostri connazionali meno abbienti e più bisognosi, dando una mano al contempo all’agricoltura e all’agroalimentare made in Italy, la cui situazione di crisi si è aggravata ulteriormente con la chiusura del circuito legato all’Ho.re.ca, ovvero a bar, ristoranti, pizzerie. Una misura di buon senso, resasi ancor più necessaria dall’attuale emergenza epidemiologica tenuto conto che i suoi effetti, purtroppo, rischiano di far aumentare la fascia di popolazione sotto la soglia di povertà. Alla pubblicazione del decreto, seguirà l’emanazione dei bandi da parte di Agea, a cui auguriamo buon lavoro e daremo sostegno laddove necessario per l’interlocuzione con le diverse filiere”.

COSI' VERRANNO SUDDIVISI GLI STANZIAMENTI

Verranno pertanto stanziati 36 milioni di euro per l’acquisto di prosciutto crudo DOP, cotto e salumi DOP/IGP; 8,4 milioni per salumi non da carne suina (tacchino, bresaola); 50 milioni per formaggi DOP; 20 milioni per olio extravergine di oliva. E poi, ancora, omogeneizzati di carne (5 milioni), omogeneizzati di frutta (4 milioni), pastina per infanzia (4), biscotti prima infanzia (5), latte crescita 2-3 per infanzia (1), carne bovina sottovuoto – polli interi surgelati (10), carne in scatola (12), spezzatino con fagioli e piselli per mense (1,5) e nel formato 400 grammi (5), zuppe di cereali con verdure (6), minestrone con verdure (6), pasta secca nel formato 500 gr. di cui il 10% senza glutine (10), riso nel formato da 1 kg (6), preparati per risotti (6), passata di pomodoro (12), polpa di pomodoro o pelati formato per mense (1), sughi pronti al ragù e al basilico (8), verdure in scatola e in vetro (8) e nel formato per mense (2), legumi in scatola – fagioli e lenticchie (3), macedonia di frutta e frutta sciroppata (7), succo di frutta (6), purea di frutta (4) e, infine, crackers di cui il 10% senza glutine (4).

La copertura dei costi dei servizi logistici ed amministrativi prestati dalle organizzazioni caritative sono ammissibili nel limite del 5% del costo di acquisto di derrate alimentari per singola aggiudicazione della fornitura del prodotto alimentare.

Redazione

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