L’Associazione Italia Israele, unitamente all’Associazione Europa Duemila, ha celebrato il 25 Aprile ad Asti nel giardino Gilberto Barbero, l’area verde di strada Fortino che il Comune ha dedicato al medico ed esponente liberale che tra il 1944 e il 1945 fu presidente provinciale del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) e poi, per circa trent’anni, amministratore della città.
Dopo i saluti di Luigi Florio, presidente dell’Associazione Italia Israele, e di Maurizio Rasero, sindaco di Asti, Paola Barbero, figlia di Gilberto, ha brevemente rievocato la figura del padre, del quale ha messo in risalto il monito circa la facilità con cui un popolo può perdere la libertà ed il grande coraggio necessario per riconquistarla, quasi sempre al prezzo di tante vite umane.
Giovanni Periale, presidente di Ethica, ha quindi tenuto l’orazione ufficiale, rievocando la figura di Vittorio Dan Segre, l’intellettuale ebreo piemontese di cui ricorrono quest’anno i cent’anni dalla nascita, il quale prese parte alla lotta partigiana e tre anni dopo, nel 1948, fu tra i fondatori dello Stato di Israele.
Periale ha ricordato la poliedricità della figura di Segre – che fu militare, diplomatico, scrittore, giornalista e docente nelle più prestigiose università del mondo – e rievocato un fatto pressoché sconosciuto: la partecipazione del giovane Segre, nel 1944, al presidio in difesa del ponte astigiano sul Tanaro, che i nazifascisti volevano far saltare per non permetterne il passaggio alle forze alleate.
Ha preso quindi la parola, tra gli applausi del pubblico, una giovane madre ucraina da alcuni anni residente ad Asti, Valeria Grytsuta, la quale ha ricordato il terribile momento che sta vivendo il suo popolo a causa della guerra scatenata dalla Russia; “sono cinquecento anni – ha detto la giovane – che l’Ucraina subisce le più cruenti aggressioni da parte della Russia, ed oggi è in atto un vero genocidio; ma per la nostra patria siamo sempre stati, e saremo sempre, disposti a lottare, e anche a morire, fino alla riconquista della libertà”.
La cerimonia, iniziata con gli inni d’Europa e d’Italia, si è chiusa sulle note di “Bella ciao” in versione ucraina. Una corona d’alloro è stata deposta dal sindaco Maurizio Rasero, unitamente al presidente provinciale dell’Ordine dei Medici, Claudio Lucia, e al presidente provinciale del Movimento Federalista Europeo, Davide Arri, davanti alla targa commemorativa di Gilberto Barbero