L'anniversario della strage di via D'Amelio a Palermo, che commemora il sacrificio del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, è stato l'occasione per l'assessore regionale al contrasto alle mafie, Maurizio Marrone, di annunciare il bando 2023/24 per il riutilizzo dei Beni confiscati alle mafie. Che metterà a disposizione un totale di 691mila euro per progetti di riutilizzo a fini civici e sociali.
Dei fondi stanziati, 205mila euro saranno destinati alle spese correnti dei beni confiscati, mentre 486mila euro saranno dedicati alle spese di investimento sugli stessi. Grazie a questa iniziativa, i Comuni e gli enti avranno la possibilità non solo di ristrutturare i beni confiscati, ma anche di utilizzare i fondi regionali per le utenze dei beni che sono a loro carico.
"Se la 'Ndrangheta riesce a infiltrarsi nella ristorazione, addirittura dentro il Palazzo di Giustizia di Torino, la lezione da imparare è che tutto ciò che viene sequestrato deve essere riutilizzato a fini "no profit" così da scongiurare qualsiasi infiltrazione", ha affermato Marrone, facendo riferimento al recente caso "Liberamensa".
L'obiettivo di questa iniziativa è proprio quello di sfruttare al meglio i beni confiscati alle mafie. Riutilizzando tali beni per scopi civici e sociali, si mira a trasformare luoghi che un tempo erano legati al crimine in spazi che promuovono la legalità, la solidarietà e il benessere della comunità.