Venerdì 23 febbraio, alle ore 21, presso il Seminario, si terrà una conferenza-concerto dedicata al rivoluzionario del Tango, Astor Piazzolla.
Nato in Argentina, a Mar del Plata l’11 marzo 1921, da una famiglia di immigrati italiani, Piazzolla si trasferì a New York con la famiglia all’età di cinque anni. Qui, sotto l’influenza del padre Vicente, iniziò a suonare il bandoneon, fisarmonica a due mani di origine tedesca, caratteristica delle orchestre di tango.
Nonostante la sua formazione musicale fosse iniziata a New York, Piazzolla ha sempre avuto un legame profondo con le sue radici argentine. La sua musica, infatti, è un connubio perfetto tra la tradizione del tango e le influenze della musica colta europea e del jazz americano.
Piazzolla ha passato buona parte della sua vita a ripudiare il tango, genere che considerava legato a un’immagine di dissolutezza e vizio. La sua ambizione era di elevarlo a musica seria, una musica da ascoltare in concerto e non da ballare in balera. Questa visione gli valse l’appellativo di “L’assassino del tango” da parte degli argentini.
Nonostante le critiche, Piazzolla non si è mai arreso e ha continuato a sperimentare, dando vita al Nuevo Tango, un approccio innovativo e rivoluzionario che mescolava elementi di improvvisazione jazz e introducendo l’uso di strumenti non tradizionali nel tango, come l’organo Hammond, il flauto, la marimba, il basso elettrico, la batteria, le percussioni e la chitarra elettrica.
Durante la dittatura dei militari in Argentina, dal 1976 al 1983, Piazzolla si trasferì nuovamente in Italia, nonostante la sua relazione con il dittatore Videla rimanga ancora oggetto di controversie. Nel 1990 fu colpito da emorragia cerebrale, che lo lasciò in coma fino alla morte, il 4 luglio 1992.
La conferenza sarà inframezzata dall’esecuzione delle Quattro Stagioni di Piazzolla, Las cuatro Estaciones portenas, composte tra 1964 e 1970 per il suo piccolo ensemble costituito da violino, pianoforte, chitarra elettrica, basso e bandoneon. Organizzatrice, relatrice e pianista della serata sarà Ernesta Aufiero.
L’ingresso è a offerta libera, data la capienza della sala, è gradita la prenotazione. Per prenotare, è possibile contattare Ernesta Aufiero all’indirizzo email ernesta.aufiero@gmail.com o al numero di telefono 3662551787. Non perdete questa occasione unica per scoprire la vita e l’arte di uno dei più grandi innovatori del tango.