La transizione verso le auto elettriche, le difficoltà dei costruttori europei, il ruolo della politica, lo stop ai motori termici nel 2035. Durante il recente G7 dei Trasporti a Milano, che si è tenuto da giovedì 11 aprile a sabato 13, la commissaria UE ai trasporti Adina Valean ha affrontato i temi più importanti del futuro a breve, medio e lungo termine del settore automotive.
«La politica deve dare certezze in un momento in cui di certezze non ce ne sono molte - il punto di partenza della Valean sul processo di transizione verso l'elettrificazione della mobilità - Dobbiamo osservare con attenzione quello che sta accadendo e stare molto attenti: nel momento in cui decidiamo di avere solo veicoli elettrici, vediamo come i campioni dell'industria automobilistica nel mondo, ovvero i costruttori europei, non sono ancora capaci di essere abbastanza competitivi sul mercato».
Il motivo, secondo la commissaria europea ai Trasporti, è da ritrovarsi nel fatto che le auto elettriche europee «sono ancora troppo care perché c'è una dipendenza da altre parti del mondo per le materie prime, come l'acciaio, e perché non riusciamo facilmente a produrre da noi. Da non dimenticare anche il problema della batterie, la parte principale e più costosa dell'auto elettrica, non ancora abbastanza performanti: ciò crea un'ulteriore dipendenza dell'industria europea».
Per quanto riguarda la decisione di vietare la vendita in Europa di auto con motore termico entro il 2035, Valean ha spiegato: «Quella data è il traguardo finale, ma abbiamo fissato un momento di verifica intermedio, mettendo sul tavolo tutte le idee che abbiamo per renderci conto del punto in cui siamo e di quanto il nostro programma sia realistico. Oggi c'è ancora incertezza per l'industria - la conclusione della Commissaria UE ai trasporti - e questa non è una cosa positiva, perché si suppone che i politici debbano essere in grado di dare certezza e prevedibilità alle loro decisione. Aprire un un nuovo confronto già l'anno prossimo è fattibile».