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Economia e lavoro | 30 maggio 2024, 20:32

Una maggior sicurezza sul Tanaro partendo dalla pulizia del Borbore: presentato oggi il progetto che vedrà la luce in circa un anno di lavori [FOTO E VIDEOINTERVISTA]

I lavori di adeguamento per la difesa idraulica di Asti, per circa un milione di euro, utilizzeranno materiali dal Borbore con benefici ambientali

Un progetto che porterà, nell'arco di nove mesi, a una maggior sicurezza sul Tanaro, partendo dalla pulizia del Borbore.

Oggi, 30 maggio, in strada Abazia Apostoli, lungo il Borbore è stato presentato un progetto di lavori di adeguamento opere per la difesa idraulica sul fiume Tanaro, che partirà in autunno proprio dal Borbore.

I cittadini della zona, aspettavano con ansia l'arrivo dei nuovi lavori, soprattutto dopo le conseguenze dell'alluvione nel 2016.

"Per fortuna dopo la tragica alluvione del '94 - spiega Jolanda che vive proprio a ridosso del fiume - e il rifacimento degli argini non abbiamo più avuto problemi, ma nel 2000 avevamo passato le notti a fare la guardia perché l'acqua era arrivata ai bordi fatti nel frattempo. La violenza dell'acqua spesso tira giù le piante creando ingorgo, se esce il Tanaro, il muro da questa parte fa da piscina e la zona rimarrebbe sott'acqua. Vogliamo capire il progetto che attendevamo da anni. Qualcosa si è mosso".

E i cittadini sono al centro di questo progetto, spiegato dall'assessore regionale Infrastrutture, Difesa del suolo, Marco Gabusi: "Abbiamo incaricato Aipo per questo secondo lotto di rialzo arginale, il progetto parte dal rialzo degli argini di Tanaro e la terra si prende dal Borbore che servirà per creare gli argini. Dal punto di vista ambientale concentrerà il lavoro dei camion che non arriveranno da fuori e il materiale serve per per abbassare il letto del fiume e far passare più acqua sotto il fiume. Un lavoro per circa un milione di euro".

I lavori partiranno quindi dal concentrico di Asti e coinvolgeranno il Borbore. "Per me la sicurezza dei fiumi è fondamentale - spiega il sindaco Maurizio Rasero -. Abbiamo fatto diversi lavori sul Tanaro e tolti più di 60mila metri cubi di materiale litoide e ora proseguiamo con l'innalzamento del muretto e la pulizia del Borbore e l'utilizzo del materiale. Era importante dare una risposta anche ai cittadini di questa zona perché non era tutto risolto".

È l'ingegner Sergio Sordo a spiegare più nel dettaglio i lavori.

"Il progetto Aipo consiste nel rialzo arginale sulle due sponde del Tanaro ad Asti e prosegue l'intervento fatto precedentemente dal ponte ferroviario sulla sponda sinistra si rialza il muro già presente mentre a destra un nuovo rialzo con la terra che arriverà dal Borbore. Portiamo via circa 11mila500 metri cubi di materiale, circa 1150 camion, materiali che verranno asportati dove c'è maggior sovralluvionamento", spiega l'ingegnere.

 A monte del ponte di corso Savona si realizzerà un'altra arginatura in sponda destra e sponda sinistra e si rialzerà con la terra. A sinistra l'innalzamento sarà di circa 80 centimetri (zona rossa), nella zona blu di 40 centimetri. La portata ad Asti fino al 2016 era di circa 3550 metri cubi al secondo, con la nuova variante dell'autorità di bacino è stata portata a 3606 metri cubi.

 "La piena del 2016 - ricorda Sordo -  aveva fatto 3450 metri cubi. Sulla piena di progetto il franco di sicurezza, (distanza tra il pelo libero dell'acqua e la sommità dell'argine),  non è un metro che è il minimo previsto dalla legge ma ben 1.46 metri".

Il materiale per i lavori sarà prelevato dalla confluenza del Borbore fino ad arrivare oltre il ponte della ferrovia e sono state fatte tutte le verifiche per l'incidenza ambientale.

Aggiunge Gabusi: "La Regione ha finanziato un altro progetto sul torrente Versa che utilizzerà sempre il materiale del Borbore. Questo è solo un primo lotto di pulizia. Dal 2001 sul Tanaro tra Govone e Rocchetta è inibita la possibilità di asportare materiale dal fiume. Arrivato in Regione ho cercato di capire come migliorare la situazione idraulica fortunatamente lo studio ci ha dato i risultati sperati e abbiamo lanciato un modello virtuoso, le casse di espansione sono carissime e a volte non portano benefici, in questo caso abbiamo sbloccato la possibilità di cavare e sarà asportato materiale in modo coordinato e creando un'opportunità".

"Tenete presente - continua Sordo agli abitanti - se Tanaro è meno alto a valle, anche il Borbore ne guadagna".

Per concludere il lavoro ci vorranno circa 9 mesi, un anno, le procedure andranno completate dopo l'estate, si partirà quindi in autunno.

In allegata la presentazione dettagliata.

Files:
 Presentazione ASTI 30 maggio 2024 (22 MB)

Betty Martinelli

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