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Sanità | 26 settembre 2024, 14:07

Rivoluzione 118 in Piemonte: nuove automediche e algoritmi innovativi in arrivo

L'assessore Riboldi annuncia un piano d'azione per gli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici

Incontro Acai

Incontro Acai

Si è tenuto ieri un importante incontro plenario sugli Algoritmi Clinico-Assistenziali Infermieristici (ACAI) per il Sistema di Emergenza Sanitaria Preospedaliera 118 della Regione Piemonte. L'assessore alla Sanità Federico Riboldi ha delineato il percorso per i prossimi mesi, mirando a una soluzione condivisa.

"Due advisor nelle prossime quattro / sei settimane faranno la sintesi di quanto emerso oggi, tenendo conto delle considerazioni e delle esigenze di tutti, in modo da poterci ritrovare tra due mesi per discuterne insieme e uscire con una soluzione condivisa per il bene dei pazienti e della sanità piemontese", ha dichiarato Riboldi.

Il direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, ha sottolineato l'impegno profuso finora: "Il percorso intrapreso per arrivare alla delibera è stato lungo, attento e condiviso, nel pieno rispetto delle leggi e della normativa. Oggi siamo qui per approfondire e per trovare una soluzione e come Azienda Zero daremo il nostro pieno supporto".

Una novità importante è stata annunciata dall'assessore Riboldi riguardo al potenziamento delle risorse: "Colgo questa occasione per informavi che a breve avremo dieci nuove automediche da destinare al sistema di emergenza regionale e se serviranno le potenzieremo ulteriormente. Una notizia importante che va proprio nella direzione di un potenziamento della rete sul territorio".

L'incontro ha visto numerosi interventi, con una chiara esortazione emersa: "Il punto di caduta deve essere da un lato smentire l'affermazione che "il medico scende dalle ambulanze" e dall'altro la piena valorizzazione della professione infermieristica, che negli ultimi lustri è cresciuta dal punto di vista tecnica e scientifica con percorsi universitari ad acta".

In conclusione, Riboldi ha ribadito l'impegno della politica:  "Al termine del percorso faremo una DGR perché sono convinto che la politica debba alla fine prendersi le proprie responsabilità; probabilmente non accontenteremo tutte le parti, ma ciò che assicuro è che sarà la scelta migliore nel rispetto e nel riconoscimento dei ruoli, per il bene dei piemontesi".

Redazione

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