La famosissima cagnolina "Palla" e la veterinaria Monica Pais che l'ha restituita alla vita, saranno ad Asti

La storia di Palla ha fatto il giro del web, commosso il mondo, fatto sorridere e sperare e ora è diventata libro, grazie alla sua salvatrice, la veterinaria Monica Pais che, con la clinica veterinaria Duemari di Oristano, ha curato e salvato centinaia di animali indifesi o abbandonati.

Un lavoro costante che, alla professionalità dei medici, unisce il grande cuore perché ogni anno la clinica si occupa di circa 200 randagi, "gli ultimi della terra", ricorda Monica.

"Rottamini", come li chiama affettuosamente, entrati nel cuore di tanti. Animali salvati da morte certa, adottati, amati... Certo non sempre e non tutti ce l'hanno fatta, ma Monica, con il marito Paolo e tutti i collaboratori, lavorano sodo ogni giorno.

La storia di Palla
 

L'incontro tra Palla e Monica avviene nel 2016. La pitbull è stata abbandonata cucciola con un laccio di nylon legato con noncuranza intorno al collo che ne trasforma pian piano la vita in un vero e proprio calvario. Più la cagnolina cresceva, più il cordino le stringeva il collo e, quando ormai era prossima alla fine, la sua strada incontra quella di Monica per non lasciarla mai più.

Il suo nome (chissà se ne ha mai avuto uno, prima) nasce proprio dalla testa diventata tonda per il laccio  e, nonostante le tante operazioni di Monica che le ha salvato la vita, la testa resterà per sempre "speciale". La storia del suo salvataggio e delle sue ferite fa il giro dei social. Smuove le coscienze. Palla diventa il simbolo degli animali di nessuno, schiacciati dalla crudeltà umana. Un destino triste ma che si può ancora cambiare. 

Palla al suo arrivo in clinica

"È rimasta con noi - ci spiega Monica Pais - perché rischiava di diventare un fenomeno da baraccone e usata per scopi commerciali. Lei inoltre ha un attaccamento enorme per me, non ci lasciamo mai".

La Onlus a suo nome

Da Palla nasce anche una Onlus, Effetto Palla. "Con la storia di Palla che abbiamo presentato anche in diverse trasmissioni televisive, la gente è andata sulla nostra pagina Facebook, hanno visto il lavoro che facevamo e improvvisamente tutti volevano sostenerci e quindi per avere un contenitore, perché noi chiaramente non possiamo farci sostenere da nessuno, nel senso che noi non raccogliamo fondi, non facciamo un'azione di questo genere, abbiamo costituito la Onlus che attualmente fa progetti in tutto il mondo", chiarisce Monica.

E Palla, che dovrebbe avere circa 9 anni, sarà ad Asti con Monica, giovedì 17 ottobre all'istituto di musica Verdi in via Natta 12 con la Libreria Al Punto. "Sì ci sarà anche lei nonostante sia invecchiata e abbia artrosi e artriti dovuti alla sua infanzia penosa". 

L'accompagnamento musicale (dal vivo), giovedì 17 ottobre, sarà a cura di Marilù Arnaboldi e Giorgio Secchi.

Il libro "Palla, storia del cane che mi ha cambiato la vita", una storia di amore e sofferenza, è l'ottavo libro della veterinaria scrittrice più famosa. "Non sono Wonder woman, sono una persona normale che ha la fortuna di vivere della sua passione. Questa è una gran fortuna".

Ma non è tutto. Alla clinica Duemari è stato girato un film documentario che racconta ciò che si fa in una clinica veterinaria che si occupa di animali randagi.
 

Monica

Monica Pais é chirurgo veterinario. Nel 2003 fonda con il marito Paolo la Clinica Duemari di Oristano, dove esercita la sua vocazione con passione, prendendosi cura degli animali di famiglia e dei "rottami": selvatici e randagi, gli «ultimi» del mondo animale. Nel 2016, dopo aver incontrato Palla e averle salvato la vita, Monica ha creato la onlus Effetto Palla. Oggi l’organizzazione è diventata una fitta rete di strutture veterinarie e di volontari che opera in Italia e all’estero occupandosi di animali in difficoltà, cercando adozioni, affidi e promuovendo progetti di sensibilizzazione. Ed è proprio per questo Monica ha cominciato a scrivere, e nei suoi libri raccontare le storie di quei “rottami” che ha incontrato e salvato. Inizia nel 2019 con “Animali come noi” e “Storia del cane che non voleva più amare”. Negli anni successivi “La felicità del pollaio”, “La casa del cedro”, “L’incendio del bosco grande” e il manuale “Con i loro occhi”.