Eventi | 21 maggio 2025, 19:18

“Giallo in collina 2025”: a Portacomaro suspence e noir con Michela Bellini e Paolo Roversi

Sabato 24 maggio la Casa dell’Artista ospita Michela Bellini con il suo thriller psicologico, e in serata Paolo Roversi presenta le sue celebri serie noir sotto il Palatenda

Sabato 24 maggio, la Casa dell’Artista di Portacomaro ospiterà il terzo appuntamento della rassegna “Giallo in collina 2025”.

 Alle 18, per la prima volta nell’astigiano, sarà la volta di Michela Bellini, scrittrice, poetessa e blogger milanese, che presenterà il suo libro “Quarta finestra da sinistra”, un giallo psicologico ambientato tra Milano e Lione, che intreccia suspence, amore, ironia e violenza in un crescendo appassionante, dove la sensazione di pericolo e di tragedia imminente incombe e condiziona la vita di Rita che non riesce a stare a guardare e indaga, con l’aiuto delle amiche e il supporto discontinuo di Bruno, il suo fidanzato di sempre. L’ignoto sovrasta le vite di tutti mentre man mano il mistero si svela fino all’epilogo decisamente noir.

 Alle 21, invece, sotto il Palatenda di piazza del Tamburello, si terrà il dialogo con Paolo Roversi, che presenterà la serie del commissario Botero e del giornalista/hacker Radeschi.

Roversi è uno degli esponenti del cosiddetto “noir metropolitano”, ambientando le sue due serie principali proprio a Milano. Ha pubblicato 11 romanzi gialli con protagonista il giornalista/hacker Enrico Radeschi, mentre pubblica dal 2023 la serie de I casi del commissario Botero.

 Quest’ultimo appuntamento sarà spostato presso la Casa dell’Artista in caso di maltempo.

Inoltre, tra le due presentazioni sarà possibile prenotare l’Apericena con l’autore.

 L’ingresso agli eventi è sempre gratuito.

 Per informazioni, contatti o prenotazione posti: biblioteca.portacomaro@gmail.com, la pagina Facebook Biblioteca Civica Portacomaro, la pagina Instagram @bibliotecacivicadiportacomaro

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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