Attualità | 01 luglio 2025, 10:36

La Vigna magica di Vesime rivive grazie ai giovani artisti del liceo artistico di Acqui Terme

Premiato il concorso per il logo della storica vigna di Camungin: prime classificate Hiba Koukouh ed Elisa Bobbio. Il progetto di riqualificazione unisce tradizione e innovazione

La Vigna magica di Vesime rivive grazie ai giovani artisti del liceo artistico di Acqui Terme

Tra le antiche pietre del Castello di Vesime, dove il tempo sembra essersi fermato, la creatività dei giovani artisti ha dato nuova vita a una storia secolare. Nei giorni scorsi le rovine del maniero hanno fatto da palcoscenico alla premiazione del concorso che ha coinvolto gli studenti del liceo artistico G. Parodi di Acqui Terme nella creazione di un logo per la Vigna Magica Cru di Camungin, sulla collina dei "Paród" (Paroldo).

Il contest, parte di un ambizioso progetto di riqualificazione, ha visto trionfare Hiba Koukouh ed Elisa Bobbio che si sono aggiudicate il primo premio da 1.000 euro, seguite da Denyse Greco e Giulia Fogliati (secondo posto, 500 euro) e da Elisabetta Aldrovandi (terza classificata, 300 euro). Tutti gli altri partecipanti hanno ricevuto un buono acquisto di 50 euro, mentre una menzione speciale è andata a Luca Delpiano ed Elisa Trajanova per l'originalità del loro lavoro.

Una storia di ospitalità e riconoscenza

Il progetto, che unisce la famiglia Bodrito (proprietaria della vigna nelle persone di Sandra e Anna, figlie di Italo) e il Comune di Vesime, affonda le radici in una storia affascinante tramandata oralmente di generazione in generazione. Protagonisti sono la famiglia Bodrito e un misterioso "picapreie" (scalpellino) che verso la fine dell'Ottocento scolpì delle stele in pietra in cambio di ospitalità.

Si tratta di coppie antropomorfe - un uomo e una donna gravida rivolti l'uno verso l'altra - destinate a essere posizionate alle estremità dei filari di vite come rito propiziatorio della fertilità e protezione dalla filossera e dalla grandine. Di queste sculture ne è sopravvissuta solo una coppia: due stele alte circa un metro e mezzo, di cui una (la donna) è proprietà della famiglia Bodrito e l'altra (l'uomo) appartiene al Comune.

Il progetto di riqualificazione con i fondi PNRR

L'iniziativa, coordinata da Fondazione Matrice ETS e finanziata con fondi PNRR cultura, rappresenta una felice collaborazione tra pubblico e privato. Il concorso per il logo costituisce la prima fase del progetto, che da settembre vedrà i vincitori collaborare con Davide Vero per perfezionare l'identità visiva della vigna.

La seconda fase, già in corso sotto la direzione tecnica dell'architetto Roberta Ranuschio, prevede il ripristino dell'aspetto originale della vigna: muretti a secco (tipici del territorio) al posto di quelli moderni, pali in legno invece di quelli in cemento, e soprattutto la collocazione alle estremità di ogni filare delle riproduzioni delle coppie di stele, realizzate in collaborazione con l'Accademia Albertina di Torino secondo criteri di sostenibilità ambientale, sotto la direzione dell'architetto Francesca David.

Le sorelle Anna e Sandra Bodrito, visibilmente emozionate durante la cerimonia, hanno ringraziato "tutte le persone che hanno salvaguardato la memoria e i professionisti impegnati nel recupero delle stele e della Vigna Magica", ricordando che "grazie all'input e alla progettazione di Danila Cerato è stato possibile accedere ai fondi PNRR, garantendo al progetto di essere valorizzato nel sito d'origine".

Marco Garino, sindaco di Vesime, ha sottolineato l'importanza di "costruire reti per dare un futuro a questi borghi", ricordando una fondamentale pubblicazione di inizio anni Ottanta sui monumenti antichi di Vesime, curata dal professor Riccardo Brondolo e dall'allora assessore Aldo Polo. "Il carattere profondo della gente di questo territorio è riassunto nella durezza dell'arenaria di queste pietre, anch'esso scolpito dal lavoro quotidiano in un misto di forza e di grazia".

Silvia Angela Miraglia, dirigente scolastica del Liceo Parodi, ha espresso il suo entusiasmo per il progetto fin dal primo incontro, ringraziando insegnanti e studenti per l'impegno profuso nel concorso.

Otto Bugnano, direttore generale di Fondazione Matrice, ha evidenziato come la Vigna Magica si inserisca "in un sistema di musei a cielo aperto che include anche l'aeroporto di Vesime e i musei di Denice e Bergolo", creando una rete culturale di grande valore per il territorio.

Camungin, uno degli insediamenti più antichi di Vesime, continua così a scrivere la sua storia: la vigna che non ha mai smesso di essere coltivata si prepara ora a diventare un simbolo di come tradizione e innovazione possano convivere, trasformando la memoria in patrimonio tangibile per le future generazioni.

Redazione

Leggi tutte le notizie di VIVIAMO IN UN POSTO BELLISSIMO ›

Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium