Eventi | 11 luglio 2025, 19:07

“Mille luci nel piatto”: il Roero tra eccellenze e valori autentici

I piatti proposti, frutto della creatività e della tradizione gastronomica locale, sono stati abbinati ai vini dell'Enoteca Regionale del Roero.

“Mille luci nel piatto”: il Roero tra eccellenze e valori autentici

Giovedì 10 luglio la città di Cuneo ha accolto “Mille luci nel piatto”, una cena-evento che ha saputo intrecciare gastronomia, cultura e solidarietà in un’unica esperienza. Un appuntamento capace di celebrare la bellezza del territorio e i suoi frutti migliori, trasformando una semplice cena in un viaggio tra storie di famiglia, dedizione alla terra e vini di assoluto valore.

A fare da cornice all’evento la centralissima Via Roma, elegante e luminosa, dove ogni dettaglio ha contribuito a creare un’atmosfera calda e accogliente. I piatti proposti, frutto della creatività e della tradizione gastronomica locale, sono stati abbinati ai vini dell'Enoteca Regionale del Roero.

Durante la cena sono stati serviti sei vini, frutto della passione di piccole aziende a conduzione familiare dove ogni bottiglia racchiude il lavoro di intere generazioni. Tre Roero Arneis (annata 2024), freschi e intensi, e tre Roero rossi: due del 2021 e uno del 2019.

I vini sono stati presentati uno a uno dai sei produttori presenti, che con emozione e orgoglio hanno raccontato la loro storia e il legame indissolubile con la terra:

  • Azienda Agricola Taliano Michele di Montà, rappresentata da Alberto Taliano, portavoce di una tradizione che unisce tecnica e sensibilità per il territorio.
  • Carlo Casetta Viticoltore di Montà, con i suoi vini che raccontano la collina e la cura artigianale del lavoro in vigna.
  • Azienda Agricola Massucco di Castagnito, produttrice del Roero 2019 servito durante la cena, simbolo di eleganza e struttura.
  • Azienda Agricola Cascina Lanzarotti di Monteu Roero, che da sempre esprime l’autenticità di un piccolo grande territorio.
  • Azienda Agricola Paolo Sandri di Castagnito, dove famiglia e passione si fondono in ogni bottiglia.
  • Ceste Vini di Pierguido Ceste di Govone, ambasciatore di una produzione raffinata e attenta alla qualità.

A metà cena il senatore Marco Perosino, presidente dell’Enoteca Regionale del Roero, ha preso la parola per ringraziare gli organizzatori e il pubblico presente: “... eventi come questo celebrano i nostri vini e ci ricordano quanto sia importante creare momenti di comunità. Il Roero è un territorio ricco di storie e di persone che ogni giorno lavorano con dedizione per portare nel mondo vini straordinari. È un orgoglio vedere queste realtà unite in una serata che unisce piacere e solidarietà.”

I sei produttori, visibilmente emozionati, hanno poi espresso un ringraziamento corale: “... grazie a Cuneo e alle persone presenti per averci dato la possibilità di essere qui in un momento così speciale. Questa serata rappresenta per noi un momento di festa e un’occasione per condividere la nostra passione. Dalle nostre parole traspare autenticità e dedizione: il vino che vi abbiamo servito è il frutto del nostro amore per la terra e per la famiglia.”

“Mille luci nel piatto” si è rivelata molto più di una cena: è stata una celebrazione della comunità, dei valori del territorio e della capacità di creare bellezza attraverso la collaborazione. I vini, specchio dell’identità del Roero, hanno accompagnato ogni portata come autentici protagonisti, regalando agli ospiti un percorso sensoriale e culturale unico.

“Il nostro obiettivo è far conoscere le eccellenze del Roero e far comprendere quanto la nostra terra abbia da offrire. Organizziamo e partecipiamo a tanti eventi perché crediamo profondamente che socialità e convivialità siano i veicoli migliori per far nascere relazioni autentiche, per raccontare i nostri prodotti e trasmettere quei valori umani che i nostri viticoltori rappresentano ogni giorno. Il vino non è solo un prodotto, è cultura, tradizione e identità” ha concluso il senatore Perosino.

La serata si è chiusa tra applausi e brindisi, con la consapevolezza che dietro ogni calice di vino c’è il lavoro silenzioso ma instancabile di persone che credono nel loro territorio e nel valore della qualità.

C.S.

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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