Attualità | 20 ottobre 2025, 18:09

La leva del 1965 festeggia i 60 anni: una giornata di ricordi e amicizia

A Castelnuovo Belbo una bella occasione per ritrovarsi e celebrare insieme un traguardo speciale

La leva del 1965 festeggia i 60 anni: una giornata di ricordi e amicizia

Una giornata all’insegna dei ricordi, dell’amicizia e della voglia di stare insieme: così la leva del 1965 di Castelnuovo Belbo ha celebrato i suoi 60 anni, ritrovandosi con entusiasmo per un appuntamento che ha unito emozione e allegria.

I festeggiamenti sono iniziati con la Santa Messa nella Chiesa di San Biagio, officiata dal parroco Don Claudio Montanaro, momento di raccoglimento e gratitudine per un traguardo importante. Al termine della funzione, i partecipanti si sono riuniti in Piazza Municipio per la tradizionale foto di gruppo, accompagnati dal sindaco Aldo Allineri, che ha voluto salutare la leva e condividere un momento di comunità.

La giornata è poi proseguita ad Agliano Terme, presso il Ristorante Da Gepina, dove non sono mancati sorrisi, brindisi e ricordi condivisi in un clima di grande convivialità.

Tra i presenti, in splendida forma, Antonella Arena, Jessica Benazzo, Claudio Bevilacqua, Giulia Cossetti, Angela D'Amico, Claudio Delponte, Elena Giglio, Sabrina Pesce, Antonio Priore, Antonella Robba, Lucrezia Serembe, Luigina Terzano e Valerio Tovato — un gruppo unito che continua a rappresentare lo spirito autentico del paese.

Da segnalare anche la presenza di Claudio e Luigina, oggi impegnati attivamente nella giunta comunale, a testimonianza di un legame forte tra generazioni e territorio.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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