“Secondo i dati OCSE, solo il 16,6% degli italiani ha competenze finanziarie minime accettabili, posizionando l'Italia al 36° posto su 39 Paesi nel mondo”. Questa è la valutazione riportata dalla piattaforma Go Bravo, che sottolinea la mancanza di solide basi a livello di educazione finanziaria.
Le stime, però, non coinvolgono soltanto persone senza diploma, ma anche chi ha completato il ciclo scolastico o persino conseguito la laurea o il dottorato.
La situazione non è diversa in provincia di Asti, dove il debito medio si aggira attorno ai 30 mila euro, e in Piemonte, dove quasi la metà dei sovraindebitati presi a campione possiede un diploma, mentre il 7% ha una laurea.
Il motivo principale è legato al reddito: i diplomati e laureati guadagnano mediamente di più, facilitando l’accesso al credito, ma con rischio maggiore di accumulare debiti elevati. Infatti, la prima categoria presenta un deficit di circa 30 mila euro contro i 24 mila di chi non ha completato la scuola superiore.
Sovraindebitamento, il profilo: lavoratori con famiglia e reddito stabile
Il profilo tipo del diplomato o laureato in difficoltà economica è un uomo (70% del campione), ha tra i 45 e i 54 anni (30% dei casi), è sposato (52%) e ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato (62%). Il reddito mensile si colloca prevalentemente nella fascia tra 1.500 e 2 mila euro (34% dei casi) o tra mille e 1.500 euro (30%). Nella maggior parte dei casi possiede una casa di proprietà (38%), ma una quota significativa vive in affitto (25%) o ha una casa con ipoteca (21%).
Questo disegno va contro l’immagine stereotipata del sovraindebitato, che individuerebbe il proprio modello in una persona disoccupata o ai margini della società. Il profilo che si delinea, al contrario, mostra come non sia necessariamente la mancanza di entrate a creare il problema, ma la difficoltà nel gestire in modo sostenibile le uscite e gli impegni finanziari.
"I dati dimostrano che la classica istruzione scolastica, da sola, non basta a proteggere le persone dalle difficoltà economiche – ha dichiarato Daniel Martinez, Co-Country Manager di Bravo in Italia - Il fatto che i diplomati abbiano debiti mediamente più alti di chi non ha completato l’intero percorso scolastico evidenzia un vuoto nel sistema educativo: non insegniamo ai giovani come funzionano i prestiti, come si legge un contratto, come si pianifica un budget familiare. Serve investire sull'educazione finanziaria, a partire dalle scuole fino alle università, perché una scarsa preparazione in questo campo costa caro alle famiglie e al Paese”.
Ristrutturazione e educazione finanziaria
Per chi si trovasse in difficoltà, sul territorio è attivo lo sportello SOS OCC Asti, un organismo di composizione della crisi previsto dalla legge. Lo sportello offre un primo ascolto e un orientamento preciso verso soluzioni legali, trasparenti e accessibili per uscire dal debito.














