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Politica | 14 novembre 2025, 08:22

Piemonte, Isnardi (Pd) contro l'accentramento dei servizi sociali: "Rischio per i territori fragili"

Il consigliere regionale attacca le intenzioni della Giunta di accorpare i Consorzi Socio-Assistenziali: "Servizi vicini ai cittadini sono la chiave, non strutture lontane"

Merphefoto

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 Il consigliere regionale del Partito Democratico Fabio Isnardi prende posizione contro i propositi della Giunta regionale di incentivare l’accorpamento e l’accentramento della regia dei Consorzi Socio-Assistenziali. Le critiche fanno seguito ad alcune dichiarazioni dell’assessore Maurizio Marrone che aveva definito "troppi" i 40 consorzi attualmente operativi in Piemonte.

“Dire che 40 consorzi sono troppi significa non comprendere quanto proprio la presenza in loco, vicina agli utenti, l’autonomia dei Comuni, insieme alla capacità di adattarsi alle differenze geografiche, siano la chiave per offrire al meglio i servizi a persone fragili, anziane e minori”, afferma Isnardi. Il consigliere ricorda come queste realtà, nate quasi 30 anni fa su iniziativa dei comuni, rappresentino “uno dei migliori esempi di collaborazione e condivisione delle risorse in ambito locale”.

Il rischio di impoverire le aree periferiche

Secondo Isnardi, accorpamenti e accentramento regionale sarebbero “atti fuori tempo massimo”. Mentre in sanità si punta su case di comunità e ospedali territoriali per avvicinare le risposte ai cittadini, “riformare nella direzione opposta i servizi sociali causerebbe confusione e disservizi, oltre che impoverire ulteriormente le aree lontane dai grandi centri urbani”.

Il consigliere conclude mettendo in dubbio la concretezza delle intenzioni della Giunta, notando che nel Piano Socio-Sanitario in discussione “c’è una sola menzione al futuro ente di gestione delle risorse sociali, senza alcuna indicazione sui tempi”. L’invito è a “ripensarci, per evitare errori che possono danneggiare la storia dei servizi sociali piemontesi”.

Redazione


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