/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 20 dicembre 2025, 06:44

Alessandria vola, Asti frena: l'export nel 2025 tiene il passo tra luci e ombre

I dati della Camera di Commercio per i primi nove mesi: +8,7% per Alessandria, trainata da gioielleria e metalli preziosi. Asti segna un -1,7%, ma il calo si attenua rispetto al passato

Alessandria vola, Asti frena: l'export nel 2025 tiene il passo tra luci e ombre

Nonostante un periodo storico-economico complesso, i territori produttivi di Alessandria e Asti reagiscono e, in parte, sorprendono. A tracciare il quadro è Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio Alessandria-Asti, commentando i dati sull'export dei primi nove mesi del 2025. "Alessandria si colloca in testa alle province piemontesi con un dato di rilevante standing: +8,7%, il miglior risultato in Piemonte, realizzato grazie alla gioielleria, ai metalli di base preziosi e alle bevande. Asti realizza una leggera negatività, -1,7%, che tuttavia è già un segnale di ripresa nel trend innescato dal 2023 che sembrava portare a un ribasso maggiore".

Il motore Alessandria

L’export della provincia di Alessandria mostra un trend positivo nell’ultimo triennio, con una crescita significativa del 6,4% tra il 2023 e il 2025. Il balzo più importante si registra nel confronto con il 2024: +8,7%, il valore più alto in Piemonte. Il saldo commerciale si attesta su 2,4 miliardi di euro. A trainare la performance sono settori ben precisi: in testa c’è la gioielleria, con 1,64 miliardi di euro di esportazioni e una crescita del 18,9% sull’anno precedente, che da sola rappresenta quasi il 30% del totale manifatturiero. Seguono i metalli di base preziosi, in netta ascesa del 75,4%, e le bevande, in crescita del 27%. I prodotti chimici registrano invece un calo del 5,9%.

La Svizzera regina delle destinazioni

Il mercato di destinazione che fa registrare l’incremento più eclatante è la Svizzera, con una crescita record del 276,6% rispetto al 2024. Nel solo terzo trimestre, le esportazioni di gioielleria verso il paese elvetico sono schizzate del 555%, mentre quelle di metalli preziosi del 328%. Seguono nella classifica Francia, Germania e Irlanda, tutte con variazioni negative, mentre gli Stati Uniti confermano la loro importanza con una crescita del 12,1%.

Asti: la frenata si attenua

La provincia di Asti, pur registrando un calo dell’export nel triennio (-7,8% tra 2023 e 2025), mostra un rallentamento della flessione. Il -1,7% del 2025 sul 2024 è infatti un dato meno negativo rispetto al passato, un segnale di possibile stabilizzazione. Il saldo commerciale rimane positivo, superando il miliardo di euro. Il settore più colpito è quello automotive, con le parti e accessori per autoveicoli in calo del 13,6%. A controbilanciare ci sono le macchine di impiego generale, in forte crescita del 26,1%, e le bevande, sostanzialmente stabili.

Brasile in testa, USA in difficoltà

La geografia delle esportazioni astigiane vede il Brasile al primo posto, con un +7,1% e una quota del 22,6% sul totale. Seguono gli Stati Uniti, che però registrano un calo significativo del 24,5%, e la Francia in crescita del 14,3%. Da segnalare l’exploit dell’Argentina, con un balzo del 79,7% delle esportazioni astigiane.

"Il nostro territorio, le nostre province insieme, portano quindi un buon risultato complessivo, quanto mai prezioso in questa fase storica, dove esportare significa confrontarsi più che in passato con la situazione geopolitica: tanto di cappello ai nostri imprenditori", conclude il presidente Coscia.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium