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Attualità | 29 dicembre 2025, 10:03

Fiori d’arancio green nel Monferrato: celebrato il primo matrimonio sostenibile certificato

A Casa Serra il progetto pilota che unisce turismo ed etica. Giangrande: "Un evento privato che diventa valore per tutto il territorio"

Gli sposi Ludovica e Giuseppe con la wedding planner (Ph. Simone Infantino)

Gli sposi Ludovica e Giuseppe con la wedding planner (Ph. Simone Infantino)

In un’epoca in cui il "sì" più importante della vita cerca radici sempre più autentiche, il Monferrato ha appena celebrato un traguardo storico: tra le colline astigiane è andato in scena il primo matrimonio sostenibile certificato in Piemonte. Un evento che trasforma il giorno dei fiori d'arancio in una scelta di responsabilità verso il pianeta e la comunità, dimostrando che il lusso può – e deve – essere etico.

Un patto d’amore con il territorio

L’iniziativa è nata dall’intuizione di Giuditta Giangrande, wedding planner locale e professionista associata Aiwp, che ha coordinato un progetto pilota volto a misurare l’impatto ambientale e sociale di ogni singola scelta organizzativa. Non si è trattato di un semplice banchetto all'aperto, ma di un percorso di certificazione rigoroso che ha garantito criteri di sostenibilità applicati a tutta la filiera: dalla scelta di fornitori a chilometro zero alla gestione dei rifiuti, fino al coinvolgimento diretto del tessuto economico locale.

"Il ruolo della wedding planner evolve in una figura strategica per il turismo", spiegano gli organizzatori, capace di trasformare un evento privato in un progetto territoriale che promuove il Piemonte come destinazione internazionale di qualità ed esperienza autentica.

Casa Serra, dove il turismo incontra l'agricoltura

Il cuore dell'evento è stato Casa Serra, una realtà nel Monferrato astigiano che incarna perfettamente lo spirito della rigenerazione rurale. Questa location non è una struttura turistica "di facciata", ma un’azienda agricola attiva che genera occupazione stabile durante tutto l’anno, contrastando lo spopolamento delle aree interne piemontesi.

Pur non essendo un monumento vincolato, Casa Serra custodisce un patrimonio di storie familiari e pratiche agricole che rendono il matrimonio un’esperienza radicata e non una celebrazione decontestualizzata.

Questo primo esperimento certificato si propone ora come una "buona pratica" replicabile in tutto il Piemonte. Il progetto dimostra come l'innovazione nell’ospitalità possa convivere con la tradizione senza snaturare l’identità dei luoghi. Per le coppie che scelgono le colline astigiane, il matrimonio diventa così l’occasione per raccontare un territorio vivo, dove la bellezza del paesaggio si sposa con il rispetto per chi lo abita e lo coltiva ogni giorno.

Redazione

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