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Attualità | 06 novembre 2019, 07:57

Mazzoleni (vicepresidente UNCEM): “E’ urgente una revisione del sistema dei Segretari comunali”

Il vicepresidente, in audizione alla Camera, ha sottolineato che con la metodologia attuale molti piccoli Comuni ne sono privi

Mazzoleni (vicepresidente UNCEM): “E’ urgente una revisione del sistema dei Segretari comunali”

"In tutto il Paese sono in crescita i Comuni che non hanno un Segretario comunale o che lo condividono per poche ore con altri Enti, con i sindaci costretti a fare i salti mortali per incontrare il loro Segretario presente in Municipio per poche ore la settimana. Così non può andare avanti e Uncem lo ha detto nei giorni scorsi al Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. Serve una riforma complessiva e una riorganizzione dei Segretari. Non basta un nuovo concorso per immetterne in ruolo 250 NEL 2020".

Lo ha affermato Alberto Mazzoleni, vicepresidente nazionale Uncem, intervenendo all'aduzione alla Camera dei Deputati - con la prima e la quinta Commissione riunite congiuntamente - presentando le osservazioni Uncem al disegno di legge che modifica il Testo unico degli Enti locali.

"Non è sufficiente un corso-concorso annuale per integrare gli organici, oggi molto carenti, con tantissimi Comuni, soprattutto piccoli montani, sprovvisti di Segretario - ha ribadito Mazzoleni - Per quanto importante il corso-concorso, è urgente una revisione dei compiti dei segretari che devono essere veri manager della PA, capaci di candidare progetti UE, di orientare politiche di sviluppo e pianificazione. Inoltre, il loro impegno non può essere prestato gratuitamente presso le Unioni di comuni". Le stesse Unioni potrebbero ospitare pool di Segretari, che si occupano di tutti i Comuni dell'ambito territoriale.

Uncem ha proposto ai Parlamentari modificare l'art. 97 del Testo Unico degli Enti locali inserendo un comma che preveda la possibilità per i comuni sotto i 5.000 abitanti con sede vacante della Segreteria comunale, di ricorrere a funzionari di categoria D, responsabili di servizio dell'Ente o di altro Comune, in possesso di laurea, per verbalizzare Giunte e Consigli e firmare atti, compresa la pubblicazione di delibere e determine.

"In questo modo - sottolinea Mazzoleni - si mantiene una differenziazione, corretta, tra la figura del Segretario comunale e i funzionari responsabili di settori, ma allo stesso tempo si garantisce la continuità dell'attività amministrativa degli enti. I concorsi in fieri da soli non basteranno a 'pareggiare' i pensionamenti imminenti di molti segretari comunali.

Una proposta immediata potrebbe essere anche quella di valorizzare, in attesa di nuovi concorsi, la figura del Vicesegretario, già esistente ma non chiaramente normata, attraverso la possibilità di svolgere questa funzione per professionisti con laurea specifica in materie amministrative e con determinata esperienza nel campo pubblico attestata ad esempio dallo svolgimento continuativo dell’attività di consulenza o revisione in Enti locali per almeno dieci anni".

Comunicato stampa

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