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Attualità | 06 marzo 2020, 16:09

Assunzioni, adeguate protezioni, turni adeguati. Le richieste del sindacato Nursing Up Piemonte

"Urge assolutamente procedere all’adeguamento degli organici in via stabile e duratura"

Assunzioni, adeguate protezioni, turni adeguati. Le richieste del sindacato Nursing Up Piemonte

Nursing Up, uno dei sindacati delle professioni infermieristiche in questo periodo di emergenza coronaviurs, con una nota, ha voluto sottolineare la delicata situazione in cui versano le professioni sanitarie che affrontano turni di 12-14 ore.

Superano il centinaio sul territorio regionale gli infermieri e professionisti sanitari che sono stati posti in quarantena e gli organici, già messi a durissima prova dalla situazione, sono decimati. Questi ed altri temi sono stati al centro del confronto avvenuto oggi tra le parti sindacali e la Dirigenza della Città della salute e della Scienza di Torino.

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie ha ribadito in quella sede e sostiene con forza la richiesta di immediate e improrogabili assunzioni per dare ossigeno al sistema che allo stato attuale si prepara ad affrontare la prossima settimana di emergenza contagio in una situazione più che critica.

LE RICHIESTE DEL SINDACATO

 1 - Le Aziende sanitarie assumano il personale a tempo indeterminato non solo per l’emergenza, visto che gli infermieri servono al SSN, dove il turnover è fermo da oltre dieci anni. Si facciano scorrere le graduatorie, in modo da garantire l’immissione immediata in servizio di forze fresche. L’attuale situazione di carenze di organico, aggravata a causa della emergenza COVID-19, è frutto di anni di tagli lineari della spesa per il personale, che hanno impedito l’adeguamento dei fabbisogni alle mutate condizioni sociali ed alla maggiore complessità di patologie ed organizzativa.

Altre modalità di assunzione possono servire a tamponare la situazione, ma non sono risolutive: urge assolutamente procedere all’adeguamento degli organici in via stabile e duratura per continuare a fornire all’utenza prestazioni di elevato livello qualitativo.

2 - È imprescindibile mettere come priorità la salute psico-fisica e la sicurezza degli operatori impegnati nell’assistenza ai pazienti, mediante la fornitura di tutti i DPI (dispositivi di protezione) necessari che oggi sono quasi finiti. Vanno superate in tempi brevi le carenze di dispositivi di protezione individuale, adeguati per quantità ed idoneità certificata, la non completa chiarezza su come e quando usarli, per mettere in sicurezza la salute degli operatori. È quindi tassativo evitare il contagio di chi deve offrire assistenza ai pazienti: se si ammala chi deve curare la gente, chi fronteggerà l’emergenza: coloro che si erano proposti di gestire i pronto soccorso?

3 - Va ricordato il giusto riconoscimento economico agli operatori impegnati in questa difficile ed impegnativa attività, vanno deliberate risorse aggiuntive e l’applicazione corretta ed estensiva degli istituti contrattuali che prevedano specifiche indennità ricorrendo anche a fondi regionali dedicati o speciali individuate in relazione all’emergenza che stiamo affrontando.

4 - Visto che molte Aziende hanno correttamente sospeso tutte per delle attività chirurgiche non legate a patologie urgenti, per liberare il maggior numero di personale da dedicare alle attività finalizzate alla gestione della emergenza COVID-19, è necessario garantire che queste risorse siano strutturate in turni e servizi nel modo più adeguato ed efficiente per affrontare e circoscrivere il più possibile gli effetti della emergenza epidemica e sanitaria.

5 – A tutte le aziende sanitarie chiediamo di dare risposte puntali e corrette sull’applicazione dei vari istituti contrattuali esistenti, per la gestione della vita famigliare e privata, soprattutto a tutela dei minori, considerate le attuali direttive del Cdm sulla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.  

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up conclude: “La Regione e le aziende mettano in campo le azioni descritte in questi cinque punti subito, immediatamente, senza attendere oltre.

L’emergenza non aspetta i tempi della politica e delle discussioni. Gli ospedali e i pronto soccorso hanno bisogno di persone, infermieri e professionisti della sanità, adeguatamente protetti e per quanto possibile riposati e tranquilli psicologicamente, che possano gestire a meglio i pazienti”.

Redazione

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