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In Breve

| 09 aprile 2020, 10:43

Tornato in struttura a Moncalvo il primo paziente guarito dal Covid. "Non si deve abbassare la guardia" spiega il sindaco

In una nota la Casa di Riposo Gavello fa sapere che non sono stati eseguiti i tamponi sul personale e chiede che sia fatto al più presto lo screening per individuare evenutali asintomatici

foto tratta dal profilo fb del comune di Moncalvo

foto tratta dal profilo fb del comune di Moncalvo

È rientrato in struttura e sta bene il paziente di Moncalvo, dimesso ieri dall’ospedale Santo Spirito di Casale perché guarito.

Il sindaco Christian Orecchia e il vicesindaco Andrea Giroldo sono andati ieri mattina a salutarlo al suo rientro.

Luciano, questo il suo nome, ha fatti sapere che sta bene e augura " agli altri pazienti ancora ricoverati una pronta guarigione".
"Questo non deve farci abbassare la guardia, spiega il sindaco, il rischio é ancora molto alto ed é indispensabile continuare ad osservare le regole.

Questo il messaggio del CDA della Casa di accoglienza Gavello di Moncalvo.

​“Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione della Casa di Accoglienza Gavello di Moncalvo ringraziano il Comune di Moncalvo e la Protezione Civile per il sostegno offerto in questo periodo di emergenza.

La Casa di Riposo ha infatti ricevuto in dono DPI indispensabili per la protezione degli Ospiti e del personale; grazie al contributo del Comune di Moncalvo è stato inoltre acquistato un cellulare per permettere ai parenti degli Ospiti di effettuare videochiamate e vedere così i loro cari, in questo momento di isolamento e chiusura forzati ma necessari.

Purtroppo i tamponi non sono ancora stati eseguiti su tutto il personale e sui degenti, e per questo la Casa di Accoglienza Gavello chiede al Comune di Moncalvo di continuare ad adoperarsi, come già ha fatto e sta facendo, affinché le istituzioni sanitarie effettuino il prima possibile lo screening necessario soprattutto per individuare eventuali casi asintomatici.

Il Consiglio di Amministrazione ringrazia altresì il Personale della Fondazione e quello delle Cooperative che prestano i servizi tutelari ed infermieristici presso la Struttura, per la presenza costante
ed i sacrifici fatti in questo periodo di emergenza non facile.”

In questo difficile momento queste parole di incoraggiamento sono preziose. Speriamo davvero che questo sia la prima di una lunga serie di guarigioni.

Betty Martinelli

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