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Attualità | 18 aprile 2020, 10:40

La Cooperativa Della Rava e Della Fava sostiene la campagna Fashion Revolution

La sesta edizione sarà solamente online, nel rispetto dei decreti per il contenimento del coronavirus

La Cooperativa Della Rava e Della Fava sostiene la campagna Fashion Revolution

la prossima sarà la settimana di Fashion Revolution giunta alla sua sesta edizione. La Cooperativa Della Rava e Della Fava ha sostenuto questa campagna internazionale  fin dalla sua prima edizione con tutta una serie di eventi che naturalmente quest'anno per ovvi motivi non riusciremo a proporre.

Sarà una campagna molto social  e online che comunque  permetterà la partecipazione di tutti i cittadini in modo diretto. Quest'anno per la prima volta scendono in campo le più importanti organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale per far sentire con più forza la voce del mondo del Commercio Equo e Solidale, Equo Garantito, Altromercato, altraQualità, Equomercato, Meridiano361 e Quid hanno deciso di costituire una partnership a sostegno dell’iniziativa della sesta edizione di Fashion Revolution che quest’anno si terrà dal 20 al 26 aprile, nonostante le profonde modifiche di programma causate dalla pandemia di Coronavirus.

La campagna internazionale Fashion Revolution – nata nel 2014 per promuovere consapevolezza intorno al mondo della moda, chiama a raccolta, in più di 60 Paesi del mondo, tutti coloro che vogliono creare un futuro etico e sostenibile per la moda, chiedendo maggiore trasparenza lungo tutta la filiera fino al consumatore.

Sarà questa un’importante occasione per creare maggiore attenzione rispetto a ciò che si nasconde dietro ai vestiti che indossiamo e dell’impatto globale della moda, seconda industria più inquinante al mondo dopo quella petrolifera. Il progetto quest’anno si è modificato in corso d’opera perché la pandemia di Coronavirus ha reso i lavoratori del mondo della moda ancora più fragili, sia dal punto di vista del salario che della salute. Molti stanno perdendo il posto di lavoro già precario e non sanno come potranno curare sé stessi e le proprie famiglie in caso di malattia né come procurarsi da mangiare.

L’obiettivo è divenuto duplice: ora più che mai è importante chiedere che ogni persona della catena produttiva venga tutelata nella salute ed equamente retribuita.

Favorire un cambiamento positivo nella moda e dimostrare come un nuovo modello economico ed un consumo responsabile e sostenibile siano possibili, attraverso la valorizzazione di realtà che realizzano capi secondo una filiera etica, come avviene nel Commercio Equo e Solidale. Ne sono un esempio concreto i progetti realizzati ogni anno da tutti i partner che hanno deciso di unirsi per rendere ancora più incisiva la presenza del Commercio Equo e Solidale italiano all’interno della campagna Fashion Revolution.

“Il Commercio Equo e Solidale da oltre 50 anni nel mondo dimostra come un nuovo modello economico ed un consumo responsabile siano possibili. Anche quest'anno - malgrado il difficile contesto in cui stiamo operando a causa dell'emergenza Coronavirus - le organizzazioni del Fair Trade - produttori, importatori e Botteghe - saranno in prima linea per chiedere una "rivoluzione nella moda". Il cambiamento parte dalla consapevolezza e dalla conoscenza: oggi più che mai è fondamentale continuare a raccontare ai cittadini, agli studenti e alle istituzioni qual è l'impatto devastante – a livello sociale e ambientale – del modello produttivo del fast fashion.

Ciascuno di noi può fare la differenza, anche con il proprio guardaroba! Quest'anno, purtroppo, non sarà possibile incontrarci nelle Botteghe dei Soci Equo Garantito ma, anche a distanza, potremo contribuire a sostenere Fashion Revolution: la rivoluzione inizia anche da piccoli gesti quotidiani”, commenta Marco Fazio, Presidente di Equo Garantito.

L’AZIONE: DIVENTA PROTAGONISTA DI FASHION REVOLUTION

In particolare il 24 aprile i consumatori, i soci e chiunque lo desideri sono invitati a divenire ambasciatori di Fashion Revolution restando a casa. Sarà possibile essere protagonisti della campagna compiendo delle semplici azioni come indossare i capi al contrario, con l’etichetta bene in vista e fotografarsi con il cartello della Campagna.

La Campagna infatti pone a tutti i consumatori una semplice domanda: “Chi ha fatto i miei vestiti?”. Per rispondere basterà quindi indossare gli abiti al contrario, con l’etichetta bene in vista, fotografarsi e condividere le foto attraverso i social media con l’hashtag #WhoMadeMyClothes e #FashRev, taggando  Equo Garantito, Altromercato, altraQualità, Equomercato, Meridiano361 e Quid.

FASHION REVOLUTION

Fashion Revolution nasce in Gran Bretagna da un’idea di Carry Somers e Orsola De Castro, pioniere del fair trade, per ricordare l’anniversario della strage di Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, dove il 24 aprile 2013 il crollo del polo produttivo tessile hanno perso la vita 1133 operai e oltre 2500 persone sono rimaste ferite.

comunicato stampa

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