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In Breve

| 26 aprile 2020, 08:30

Covid, fase 2, l'appello del Bar Aurora: "Dehors gratis o scontati. Fateci mettere i tavolini fuori prima di farne richiesta. I tempi burocratici sono troppo lunghi"

Franco e Caterina, gestori del bar astigiano, chiedono al Comune di tendere la mano ai piccoli commercianti. "Se non ci aiutano non ce la faremo, non si lavorerà più come prima, ma è tutto a carico nostro"

Il Bar Aurora

Il Bar Aurora

Una ripartenza prevista prima il 18 maggio e poi, forse, spostata a giugno.

È la sorte di baristi e ristoratori alle prese con una crisi economica complessa, soffocante, che sta mettendo a dura prova il lavoro di sempre, sta facendo consumare i risparmi di una vita. 

Che la ripartenza del mondo della ristorazione sia a maggio o a giugno, è certo il fatto che le attività dovranno prendere tutte le precauzioni del caso.

In attesa del nuovo dpcm del premier Conte - in arrivo probabilmente domani - ci sono già da giorni le prime indiscrezioni. Per quanto riguarda bar e locali dai 40 metri quadrati in su, il proprietario dovrà regolamentare gli accessi per evitare che all'interno vi siano più di quattro persone contemporaneamente. 

Per le attività più piccole, invece, si parla di un solo cliente alla volta, servito da un solo operatore.

"Se non ci aiutano non ce la faremo"

Da Asti si alza un grido di aiuto rivolto all'Amministrazione, al sindaco Maurizio Rasero e all'assessore al Commercio Marcello Coppo.

È il grido di chi teme di non farcela, perché ad oggi le restrizioni sembrano cinture troppo strette, che tolgono il respiro.

"Se non ci aiutano noi piccoli commercianti non ce la faremo. Non lavoriamo da più di due mesi, come facciamo a pagare le spese di prima?". Sono le parole di Franco e Caterina, gestori del Bar Aurora di corso Alfieri 162.

La speranza dei dehors

I dehors fuori sembrano essere, attualmente, le uniche possibilità per permettere ai proprietari di bar e ristoranti di lavorare nel modo più simile a prima.

Tempi troppo lunghi per fare richiesta

"Per fare richiesta dei dehors per colpa della burocrazia ci vuole quasi un mese. Chiediamo al Comune di far mettere ai bar i tavolini fuori e fare poi in un secondo momento la trafila burocratica", chiedono.

Un modo per evitare di allungare i tempi, che, soprattutto in questo momento, non possono essere allungati.

Tavolini esterni gratis o scontati: non si lavorerà più come prima

"I dehors hanno un costo importante. Chiediamo che, almeno nella fase della ripartenza, vengano concessi gratis ai baristi, o almeno vengano ridotti i costi, anche per chi come noi occupa suolo privato. Non si lavorerà più come e quanto prima, ma è tutto a carico dei commercianti", continuano dal Bar Aurora.

I tavolini esterni, poi, dovranno essere più che distanziati (almeno 2 metri), ma lo spazio a disposizione non è infinito. Tra le sfide della fase 2 ci sarà sicuramente anche quella di ampliare lo spazio messo a disposizione per tavolini esterni. 

Martedì serrande alzate per protesta

Intanto martedì, 28 aprile, un grido di protesta unirà baristi, ristoratori e pasticceri di tutta Italia, preoccupati per le condizioni dell'eventuale riapertura. È l'iniziativa lanciata via social sotto le insegne di "Ho.Re.Ca Unita", gruppo che punta ad accendere un faro sulle difficoltà di un settore seriamente minacciato dall’emergenza sanitaria in corso. Per rileggere l'articolo CLICCA QUI.

Elisabetta Testa

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