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Attualità | 23 settembre 2020, 11:28

La Fiera del Tartufo di Asti, diventa nazionale dal 2021, presto anche l'inserimento della città tra le zone vitivinicole di produzione dei vini a Docg Asti

Nel confermare l'edizione 2020, il 21 e 22 novembre, l'assessore Bologna e il sindaco Rasero, ringraziano la Regione

La Fiera del Tartufo di Asti, diventa nazionale dal 2021, presto anche l'inserimento della città tra le zone vitivinicole di produzione dei vini a Docg Asti

Dal 2021 la Fiera del Tartufo di Asti diventa nazionale.

La Regione ha infatti attribuito la qualifica di “nazionale” e la classificazione di “mostra mercato” alla fiera in programma a novembre 2021 nella nostra città.

L’Amministrazione comunale aveva inviato la relativa richiesta lo scorso anno, al termine dell’edizione 2019, rendicontando l’operato degli ultimi due anni di attività ed iniziando così un percorso di collaborazione e di programmazione con il territorio albese e con i comuni del Monferrato, che già organizzavano fiere del tartufo di alto livello.

Il tartufo è uno straordinario prodotto delle nostre terre che, abbinato ai nostri vini ed al paesaggio delle colline astigiane, costituisce un fattore di attrazione che ora, anche la nostra città, potrà sfruttare in tutta la sua potenzialità sia in termini di immagine che di possibili risvolti economici” - dichiara l’assessore al Turismo Loretta Bologna.

Un progetto ambizioso questo che il sindaco Maurizio Rasero ha da subito sostenuto con entusiasmo e in cui ha fortemente creduto per favorire la promozione e l’economia della nostra città e dell’intero territorio astigiano.

Grazie a questo riconoscimento, dice, anche Asti, insieme ai comuni della nostra provincia ed ai comuni albesi, che da sempre hanno ben operato per la valorizzazione di questo prodotto unico e raro, potrà diventare un punto di riferimento nazionale in campo turistico ed enogastronomico, attirando così sul territorio turisti da tutto il mondo che potranno apprezzare non solo le bellezze artistiche e culturali della città, ma anche vivere appieno la tradizione della cultura tartufigena astigiana, le sue origini, la sua storia e la sua antica tradizione. Mi complimento con l’assessore Bologna per questo storico risultato a cui ha dedicato impegno e tempo e che restituisce ad Asti il posto che merita.”

Nelle parole del sindaco anche la convizione della giusta strada nell'aver costituito un’azienda turistica che unisce Langhe Monferrato e Roero, una Fondazione che gestisce tutti i musei astigiani, garantendo l’allestimento di mostre di alto livello e l’operare in modo sinergico degli Enti locali del territorio.

"L’ultimo tassello di questo progetto, conclude Rasero, finalizzato alla valorizzazione del nostro territorio nella sua totalità, sarà ottenere l’inserimento dell’area comunale astigiana tra le zone vitivinicole di produzione dei vini a DOCG Asti, come indicate dal relativo disciplinare.

Quest'anno la Fiera si terrà il 21 e 22 novembre.

Redazione

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