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Economia e lavoro | 03 novembre 2020, 20:00

In Piemonte a rischio chiusura anche parrucchieri ed estetisti. Da Asti: "Meglio fare sacrifici adesso che sotto Natale"

Amarezza, ma anche comprensione da parte dei commercianti astigiani, sulla bozza del nuovo dpcm. "I nostri clienti si fidano, lavoriamo in sicurezza da mesi, mai registrato alcun caso"

In Piemonte a rischio chiusura anche parrucchieri ed estetisti. Da Asti: "Meglio fare sacrifici adesso che sotto Natale"

Si respira un'aria densa di preoccupazione in questi giorni, in attesa del nuovo Dpcm di Conte, atteso tra stasera e domani.

Soprattutto nelle zone rosse, che sembrano essere Piemonte, Lombardia e Calabria, sono a rischio le aperture dei negozi, compreso il settore dei servizi alla persona.

Dalla bozza del Dpcm, infatti, si apprende che in queste Regioni - quelle quindi dove la situazione sanitaria è più preoccupante - non sarebbero esclusi lockdown di almeno 15 giorni.

Misure come queste, se confermate ufficialmente, costringerebbero alla chiusura tutte le attività non considerate essenziali, ricordando tristemente le rigide misure primaverili.

La preoccupazione di CNA

A questo proposito è intervenuto anche il presidente nazionale di CNA, Daniele Vaccarino: “CNA è estremamente preoccupata dalle indiscrezioni filtrate attraverso i mezzi di comunicazione su alcuni provvedimenti contenuti nel Dpcm che si appresta a varare il presidente del Consiglio. In particolare, ci allarmano le voci relative a una stretta sul settore dei servizi alla persona, a cominciare dai servizi di acconciatura ed estetica. Finora, infatti, questi artigiani hanno rispettato in maniera sistematica e continua i protocolli di sicurezza fissati dalle autorità pubbliche, in molti casi rendendoli ancora più stringenti. Non è un caso che non abbiano rappresentato una fonte di contagio. Pare francamente assurdo, pertanto, che questa categoria, già penalizzata in maniera pesante dalle restrizioni sociali e dal forte calo dei consumi, possa essere punita di nuovo e senza motivazioni oggettive. CNA chiede quindi che il Governo fughi questi timori evitando atti punitivi e ingiustificati verso una incolpevole categoria di artigiani che crea occupazione e forma sul campo lavoratori senza nulla in cambio. CNA chiede, inoltre, che qualsiasi restrizione inserita nel nuovo Dpcm, territoriale od oraria, permetta il libero svolgimento delle attività lavorative”. 

Parrucchieri ed estetisti dell'Astigiano sono ormai pronti alle brutte notizie, con le quali convivono da mesi.

"Meglio fare sacrifici adesso che sotto Natale"

"Preferisco chiudere in salute per un certo periodo, piuttosto che essere costretto alla chiusura per motivi di salute. Se siamo obbligati a chiudere, meglio adesso che sotto Natale. In ogni caso, lavorando su appuntamento abbiamo annullato la possibilità di creare assembramenti e ogni giorno ci atteniamo alle norme che ci consentono di lavorare in sicurezza", commenta Nino Costa di Pippo Parrucchiere.

"I nostri clienti si fidano. Lavoriamo in sicurezza"

D'accordo anche Ilaria Amerio, titolare del salone Equipe Piera: "Sicuramente ci dispiace. I nostri clienti si fidano e lavoriamo da mesi in sicurezza. Lavoro ne abbiamo, ma sicuramente a Natale ne avremmo di più, quindi speriamo che bastino tre settimane di chiusura".

Non resta, allora, che attendere l'ufficialità del nuovo dpcm, che dovrebbe entrare in vigore già dal 5 novembre.

Elisabetta Testa

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