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Attualità | 12 novembre 2020, 16:15

Comunità Astesana: orgoglio identitario dalle solide basi

Primo appuntamento di comunità per coglierne forza e valori, indispensabili nella costruzione di una società migliore, per creare comune sviluppo durevole

Comunità Astesana: orgoglio identitario dalle solide basi

Quando gli abitanti di un posto, bellissimo, sono geneticamente intrisi di storia, atteggiamenti comuni, quotidianità e tradizioni, fino a costruirne carattere distintivo, non possono che sentirsi comunità. Quella Astesana ne è chiara dimostrazione.

Parliamo del nostro territorio, magico, che ha trascorso il suo passato, dall’antico al recente, con la capacità di raccogliere il meglio dai tanti con cui, per vicinanza o temporanea dominazione, si confrontato nei secoli, senza mai però farsi dominare, specialmente nello spirito.

Impossibile vedere l’Astesana come mera espressione geografica, invece che evidenza di una comunità cresciuta su forti motivazioni storiche, risultanza territoriale della secolare attività politica, militare ed economica di Asti, delle sue leggi, della sua moneta, del suo commercio, della sua bandiera.

La storia dell’Astesana è la storia di Asti, e viceversa: il libero Comune di Asti, esistente già prima della fine dell’anno Mille, era cresciuto grazie all’intraprendenza commerciale e finanziaria dei suoi cittadini; capace di costruire e controllare, nel corso del XIII secolo, una vastissima area territoriale, organizzata come un stato. Stato forte nei diritti e nei pensieri, tanto da riuscire a non perdere autonomia persino quando sottomesso ai duchi d’Orlèans, sul finire del ‘300. Stato raccontato magnificamente, in estensione e visione, con il Codex Astensis. Fu in questo periodo che si vide l’istituzione del suo Senato, prestigiosa consulta con funzioni amministrative e giuridiche, destinata ad una lunga sopravvivenza, creato per mantenere forte il senso di compiuta realtà territoriale, di cultura e morale distintive, di orgoglio identitario.

Orgoglio un po’ assopito negli ultimi anni, pur se solo in apparenza in quanto genetico, da ritrovare nel ritrovarsi Comunità. E la maiuscola ci sta alla grande. Ritrovarsi sul rispetto dello stato di diritto, che costituisce il nostro patrimonio comune, sulla costruttiva collaborazione con altre aree piemontesi, italiane ed europee; ritrovarsi nella partecipazione. Ritrovarsi nell’Astesana.

Davide Palazzetti

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