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Economia e lavoro | 14 novembre 2020, 13:15

Gli ambulanti astigiani in piazza contro il dpcm, perché "il lavoro è un bene di prima necessità" (FOTO E VIDEO)

Il presidio pacifico ha visto la presenza di diversi esponenti dell'Amministrazione comunale, che ne hanno condiviso le finalità, tra cui il sindaco Rasero e l'assessore al Commercio Marcello Coppo

Galleria fotografica a cura di Merfephoto

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"Il lavoro è un bene di prima necessità". 

Con questo slogan tanto semplice quanto dannatamente veritiero, gli ambulanti astigiani questa mattina sono scesi in piazza Libertà, contro l'ultimo dpcm.

I chiarimenti ministeriali degli ultimi giorni, infatti, hanno ridotto i banchi di mercati al solo settore agroalimentare, costringendo tantissimi ambulanti alla pausa forzata.

Una decisione che ha suscitato un forte malcontento, soprattutto alla luce del fatto che i mercati si svolgono da sempre all'aria aperta, che, come è noto, ridurrebbe il rischio di contagio.

Il sostegno dell'Amministrazione

La manifestazione si è svolta in sicurezza e ha visto la partecipazione di diversi esponenti dell'Amministrazione comunale, tra cui il sindaco Maurizio Rasero e l'assessore al Commercio e vicesindaco, Marcello Coppo.

Già nella diretta Facebook di mercoledì il sindaco Rasero aveva annunciato di voler sostenere concretamente il presidio.

"Ho fatto anche io l'ambulante e sono vicino a questa categoria", aveva detto. 

"Lavoriamo all'aperto!"

"Chiediamo il perché di questa situazione. Operiamo all'aperto e non abbiamo nessun problema di assembramento. Siamo riusciti a organizzare un mercato sicuro, ma ci hanno bloccati", commenta Corrado Gallo, portavoce del Mercato Unificato di Asti. 

La manifestazione degli ambulanti contro il dpcm si è svolta contemporaneamente anche ad Alba e domani toccherà Torino.

Le proposte dell'assessore Coppo

"Ci sono grandi incongruenze nell'ultimo dpcm. Gli acquisti all'aperto sono i più sicuri. La provincia di Asti non è quella con la situazione più critica. Probabilmente se le norme fossero decise su base provinciale e non su base regionale, ci sarebbero meno disagi", è il commento dell'assessore comunale al Commercio, Coppo.

Non si tratta, pertanto, di una presa di posizione rabbiosa e violenta, quanto piuttosto di una richiesta di attenzione nobile e giustificata, figlia dell'incertezza e dei tempi bui in cui viviamo.

I manifestanti lamentano una vera discriminazione, che nell'ultimo periodo sarebbe stata fatta tra esercizi. 

Vedere Asti spenta e tetra fa male. Fa male a tutti

"Queste decisioni fanno male al tessuto commerciale, ma anche alla città. Vedere Asti il sabato mattina così spenta, tetra e insicura fa male", hanno gridato al megafono i manifestanti.

Non resta, allora, che attendere le ultime disposizioni nazionali e sperare che ci sia davvero quella tutela di cui tanto si è parlato e si è scritto, ma poco si è vista applicata alla vera quotidianità. 

Betty Martinelli - Elisabetta Testa

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