Nonostante l’anno che volge al termine sia stato per tutti particolarmente complesso – oltre che, per molti versi, doloroso – e anche le imminenti festività si preannuncino diverse e più meste rispetto agli anni passati, il Natale rappresenta comunque un momento importante che merita di venir celebrato degnamente.
Pertanto – nonostante le limitazioni anti covid non abbiano permesso di realizzare il tradizionale albero di Natale con i bambini in piazza Martiri di Alessandria e non sia stata allestita la pista di pattinaggio – l’Amministrazione comunale di Nizza Monferrato ha ovviato al problema ricorrendo a una soluzione “sobria e ecosostenibile”, come affermato dall’assessore Valeria Verri. Ovvero una struttura in legno alta più di otto metri, realizzata con la collaborazione della falegnameria Lineri e il supporto del centro diurno CISA (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale) che si è occupato dei fiocchi dell’addobbo, arricchita dalla presenza di varie statue del presepe anch’esse in legno.
Toccherà invece attendere ancora qualche giorno prima di poter vedere le luminarie – ad eccezione di quelle di via Pio Corsi, di proprietà del Comune e già montate – poiché, come ha spiegato il vicesindaco Pier Paolo Verri: “La ditta che ha vinto l’appalto ha 5 persone in isolamento per Covid, per cui le varie installazioni in programma sono slittate. Prevediamo comunque vengano allestite nei giorni tra l’8 e il 12 e quest’anno, a differenza che in passato, saranno interamente a carico del Comune. Visto il periodo difficile, non ci è parso corretto chiedere un contributo ai commercianti”.
LE ALTRE INIZIATIVE (SOCIAL E NON) NATALIZIE
Il tutto inserito in un più ampio progetto ‘natalizio’ che vede anche la realizzazione di un contest social (#IlMioAlberoDiNatale) in programma dall’8 al 20 dicembre, cui si potrà partecipare scattando una foto al proprio albero e inviandola via mail a iat@comune.nizza.at.it o taggando su Facebook o Instagram lo stesso Iat. In palio, una dolce sorpresa natalizia offerta dalla ditta Pinin Pero. Altro importante appuntamento, soprattutto per i più piccoli, è in programma nei pomeriggi del 12 e 19 dicembre quando, dalle 17, sulla pagina Facebook del Comune si potrà interagire con Babbo Natale. Mentre il 26 dicembre le campane del Campanon suoneranno a martello per mantenere vivo l’orgoglio dei nicesi che ricordano un episodio storico risalente al 26 dicembre 1798.
LA COLLABORAZIONE COL IL CENTRO DIURNO CISA
Il già citato addobbo dell’albero natalizio non è però stato l’unico ambito che ha visto il coinvolgimento del personale del CISA e degli ospiti dell’ente, protagonisti anche di un altro bel progetto che, coerentemente con lo spirito natalizio, è nato e si è sviluppato quasi come… in una favola. Ci riferiamo ad una serie di bamboline artigianali – realizzate da ragazzi ed educatori del centro diurno che presto verranno esposte nelle scuole, nell’Enoteca, in Cantina Sociale e in altre realtà locali – sviluppate a partire dalle breattee (le foglie esterne) del mais.
“La premessa – ha spiegato Pier Carlo Albertazzi in rappresentanza del Presidio Slow Food del Cardo Gobbo – rimanda a un incontro nell’orto in condotta (zona gestita da Slow Food, ndr) della primaria Rossignoli. Parlando con Vittorio Quaglia, abbiamo fatto la considerazione che una volta quelle foglie venivano usate per realizzare prodotti artigianali, mentre ora pare che nessuno più le voglia. Ed ecco che è scattata l’idea: uno dei presenti ha interpellato il centro diurno e il progetto ha preso il via”
“I ragazzi del centro – ha aggiunto l’assessore Ausilia Quaglia – hanno trasformato l’idea delle bamboline in piccole famiglie con papà, mamma, bimbi e adolescenti. Interpretando al meglio il senso di famiglia con cui gli ospiti vivono il centro diurno, hanno realizzato prodotti unici e irripetibili”.
“Attraverso questo genere di iniziative – ha argomentato Giuseppe Occhiogrosso, direttore del CISA – si perfeziona lo scopo principale del centro diurno e delle strutture come le nostre, che è creare condivisione e inclusione. Ma, elemento ancor più importante, evidenza che anche le persone sulla carta più svantaggiate costituiscono sempre e comunque una risorsa. Noi, naturalmente, siamo disponibili a vagliare future collaborazioni con tutte le realtà che dovessero chiedercele”.
IL CARDO GOBBO COMUNQUE PROTAGONISTA SULLE TAVOLE… E SUL WEB
Le conseguenze delle restrizioni anti pandemia, con forzata chiusura dei ristoranti, non hanno risparmiato neppure il celebre cardo gobbo nicese, presidio Slow Food, che in ogni caso è stato protagonista di due iniziative.
Nella prima, sviluppata in collaborazione con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, è stato utilizzato da chef stellati nell’ambito di un evento culinario trasmesso in diretta streaming da Roddi (CN). La seconda, invece, ha visto il coinvolgimento diretto proprio di Slow Food che, nell’ambito dell’iniziativa “Il Presidio non è solo”, dopo aver supportato la Robiola di Roccaverano ha accentrato l’attenzione proprio sul cardo nicese. Sfruttando intelligentemente un’area alessandrina in zona Orti, in collaborazione con Slow Food Alessandria ne sono stati distribuiti circa 650 chili che avrebbero rischiato di marcire senza venir consumati.
COVID, IN CALO IL NUMERO DI POSITIVI
In chiusura di conferenza stampa settimanale, svoltasi online, il sindaco Simone Nosenzo ha fornito l’aggiornamento sulla situazione Covid sul territorio nicese che, ad oggi, vede 126 persone positive al tampone, 3 delle quali ricoverate in ospedale, mentre i soggetti in quarantena sono 26 e i deceduti da inizio pandemia 26. “Il trend è allineato con quello nazionale – ha commentato Nosenzo – con il numero di guariti (ad oggi 133, ndr.) in costante aumento. Anche il dato dei tamponi, su quale ha sicuramente influito l’apertura dello spazio drive in al Santo Spirito, si attesta su numeri importanti, con mediamente 20 tamponi eseguiti ogni giorno”. “E’ rassicurante – ha aggiunto il primo cittadino – che l’indice sia in netta decrescita, dai 180 casi all’apice della nuova ondata ai 126 di oggi, e che i positivi non presentino particolari segni di criticità. Ma naturalmente dobbiamo continuare tutti ad adottare ogni precauzione possibile per cercare di contenere il diffondersi dei contagi”.
TORNA LA SPESA A DOMICILIO PER GLI OVER 75
In questa fondamentale ottica rientra anche la ripresa del servizio di spesa a domicilio per gli over 75 che, per esigenze lavorative dei volontari di Protezione civile, al momento sarà attiva nelle giornate del 12, 19 dicembre, 2 e 9 gennaio. Per richiederla, gli anziani fruitori dovranno contattare, entro le 12 del venerdì antecedente, i numeri 0141/720527 - 0141/720528. Una volta dettata la lista, uno dei volontari il sabato mattina si recherà a casa del fruitore per ritirare il denaro necessario a far la spesa presso la struttura indicata dall’anziano e gliela consegnerà a casa.