Si scrive Embraco, ma si legge come una grande spada di Damocle che pende sulla testa di 400 famiglie e un po' su tutti i personaggi che - ciascuno per il proprio ruolo - ha cercato di dare una mano nella soluzione della vertenza che riguarda lo stabilimento di Riva di Chieri.
Ora che il progetto Italcomp sembra a un punto morto (anche se i sindacati hanno chiesto un incontro, sollecitando il Governo entrante a riprendere in mano e dare esecuzione al dossier già avviato), anche il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, richiama ciascuno alle proprie responsabilità. https://www.torinoggi.it/2021/02/11/leggi-notizia/argomenti/economia-4/articolo/il-giro-di-embraco-in-80-giorni-dopo-ventures-anche-italcomp-rischia-di-finire-in-beffa.htmlA 80 giorni esatti da un video su Facebook in cui i vertici del Mise annunciavano trionfalmente il salvataggio dei dipendenti ex Whirlpool e pure dei 300 della Acc di Mel, in provincia di Belluno.
In particolare l'Europa. "È paradossale che oggi l'Unione Europea, da cui è originata la difficoltà visto che la delocalizzazione in un Paese con il costo del lavoro a un terzo è accaduta proprio per assenza di regole sulla concorrenza interna, ora crei difficoltà alla soluzione". "Serve una forte credibilità del nostro Paese in Europa - conclude Cirio - e nel presidente incaricato Mario Draghi vedo questa possibilità".
Intanto da Roma si apre uno spiraglio per porre un freno alla procedura di licenziamento collettivo avviata nelle scorse ore. Da parte della curatela fallimentare, infatti, si sta ragionando all'ipotesi di accedere alla Cassa Covid, sia per la Acc che per Riva di Chieri. Su questo, la prossima settimana, verterà un vertice con il ministero del Lavoro. E preso il commissario di Acc, Castro, potrebbe fare un sopralluogo proprio nell'ex stabilimento Embraco: "I rappresentanti di Ventures hanno dato la disponibilità alla richiesta di visitare il sito, per valutarne l'utilizzo all'interno del progetto Italcomp", dicono dal Mise.