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Sanità | 30 luglio 2021, 18:58

Oggi 35.339 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid in Piemonte

Seconda dose anche per il presidente del Piemonte Cirio. Da lunedì a ieri ad Asti 225 accessi diretti per la fascia 12-19 anni

Oggi 35.339 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid in Piemonte

Sono 35.339 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 25.250 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati di oggi, in particolare, sono 9.950 i 16-29enni, 6.629 i trentenni, 7.071 i quarantenni, 2.846 i cinquantenni, 4.235 i sessantenni, 1.479i  settantenni, 491 gli estremamente vulnerabili e 172 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 4.824.182 dosi (di cui 2.130.774 come seconde), corrispondenti al 95,8% di 5.035.000 finora disponibili per il Piemonte.

Da lunedì a ieri gli accessi diretti per la fascia 12-19 anni sono stati circa 6.700 in tutto, di cui 1.776 nell’Asl Città di Torino, 985 nell’Asl TO3, 557 nella TO4 e 395 nella TO5. Altri 1.190 accessi diretti sono stati effettuati finora a Novara, 727 ad Alessandria, 225 ad Asti, 254 a Vercelli, 198 a Biella, 116 nel Vco, 85 nell’Asl CN1 e 183 nell’Asl CN2.

PROROGATE AL 31 DICEMBRE 2021 LE MISURE IN VIGORE PER LA PANDEMIA IN PIEMONTE

È stata emanata un’ordinanza, valida dal 1° agosto, con la quale vengono prorogate al 31 dicembre 2021 le misure attualmente in vigore per la gestione della pandemia.

REPORT SETTIMANALE MINISTERO SALUTE-ISS

Nella settimana 19-25 luglio in Piemonte continua a confermarsi basso l’impatto dell’epidemia sui servizi ospedalieri, con un tasso di occupazione dei posti letto che resta invariato rispetto ai 14 giorni precedenti sia in terapia intensiva (0%) sia in area medica (1%).

La percentuale di positività dei tamponi resta invariata (1%), mentre l’Rt basato sulla data di inizio sintomi sale a 1.81 (era 1.27).

Aumentano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note.
Nonostante si registri una maggior diffusione del virus a livello regionale, il valore dell’incidenza ancora contenuto e i numeri molto bassi di ricoveri concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Redazione

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