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Economia e lavoro | 04 agosto 2021, 15:59

Presentata in Università la stesura finale del “Piano strategico di sviluppo dell’Astigiano”

Il documento, redatto da un gruppo di lavoro del Politecnico di Torino, è finalizzato a elaborare progetti di rilancio con sviluppo decennale

Presentata in Università la stesura finale del “Piano strategico di sviluppo dell’Astigiano”

“Oggi l’università Astiss dopo mesi di incontri e dibattiti fra tutte le più importanti istituzioni del territorio consegna alla collettività il Piano strategico di sviluppo dell’astigiano, redatto dal professor Giulio Mondini e dal suo staff del Politecnico di Torino, sul quale lavorare ed elaborare i progetti di rilancio per il prossimo decennio”.

Lo ha affermato il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, commentando il dossier di 70 pagine di proposte, tabelle, grafici esplicativi, giunto alla stesura finale e presentato, questa mattina al polo Rita Levi Montalcini e in video collegamento, a tutti i stakeholder in rappresentanza della società civile e delle istituzioni.

“Ringrazio il prof. Mondini per l’ottimo lavoro svolto in sinergia con il presidente del comitato tecnico scientifico Astiss, Giorgio Calabrese che ha istituito i tavoli tematici con le linee strategiche del piano – rimarca il presidente di Astiss, Mario SaccoSi tratta di un elaborato condiviso e modificato tenendo conto dei suggerimenti e proposte provenienti da tutti che servirà quale modello di riferimento per la progettazione europea e regionale dei prossimi anni”.

Nel suo intervento introduttivo Mondini ha illustrato i risultati conclusivi dell’analisi SWOT con gli ambiti ritenuti importanti per uno sviluppo sostenibile dell’astigiano: trasporti, sanità, filiera enologica ed enomeccanica, transizione ecologica, sistema culturale e digitalizzazione, cinque ambiti analizzati dai cinque tavoli istituiti in università.

“Il piano strategico per lo sviluppo dell’astigiano rappresenta l’occasione per costruire una strategia vincente per promuovere uno sviluppo attento ai valori, alle pressioni, alle opportunità e alle criticità presenti al suo interno – ha affermato Mondini –. In particolare, il piano si inserisce nell’ambito delle iniziative stimolate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e dal documento Piemonte Cuore d’Europa (2021/2027) che intendono portare avanti varie sfide. Fra queste, sottolineo, il migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell’Italia, ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica, sostenere la transizione verde e quella digitale, innalzare il potenziale di crescita dell’economia e della creazione di occupazione”.

Senza entrare nei contenuti specifici del documento, la direzione presa dai vari tavoli tematici racchiusa nel dossier ha tenuto conto delle principali direttrici che consentiranno di migliorare nel prossimo futuro, avvicinandosi il più possibile agli standard europei, infrastrutture e servizi di pubblica utilità con un potenziamento della sanità territoriale, dei trasporti, della logistica, dell’industria manifatturiera, delle infrastrutture digitali, delle offerte e opportunità in ambito culturale, turistico con benefici diretti alle economie locali e una attenzione all’ambiente, alla resilienza, alla sostenibilità.

A seguire della presentazione del documento finale si è dato spazio al dibattito con vari interventi e considerazioni dei vari rappresentanti. A settembre la prossima convocazione del tavolo per la presa in carico dei progetti con il proseguimento del dibattito.

Comunicato stampa

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