Una petizione con circa 200 firme è approdata, a Costigliole d'Asti, sulla scrivania del sindaco Enrico Cavallero.
La petizione riguarda il proliferare dei cinghiali in particolare nell’area rivierasca al rio “Bragna”
"Non voglio entrare nello specifico della problematica della peste suina emersa in queste ultime settimane e se sia meglio o peggio l’abbattimento perché ci sono normative e istituzioni deputate ad occuparsi di questo - spiega Cavallero -. Certo è che se un numero così alto di costigliolesi chiede ad un comune e al suo sindaco di farsi carico del problema e intervenire, sicuramente queste persone meritano considerazione e rispetto".
L’area protetta a ridosso del paese e di molte abitazioni, di colture e strade comunali e provinciali sta in effetti creando non pochi problemi e la situazione inizia a preoccupare.
"La situazione - continua Cavallero - sta diventando sempre più insostenibile e prima che degeneri e succeda qualcosa di grave bisogna assolutamente intervenire. Ce ne stiamo occupando in modo serio e ragionevole, i concittadini che ci scrivono espongono problematiche conosciute come il viaggiare sulle nostre strade che sta diventando un vero pericolo: se possiamo in qualche modo sopportare i danni alle vetture, non dobbiamo certo aspettare che ci scappi il morto".
A questi problemi si aggiungono quelli legati alle colture agricole: orti, viti, noccioleti e seminativi che vengono continuamente devastati dai cinghiali o dai caprioli.
"Non possiamo e non dobbiamo trascurare anche il potenziale pericolo per le persone, con particolare riferimento ai cinghiali che sono aumentati in modo esponenziale, si muovono in branco e si avvicinano sempre più minacciosi alle abitazioni private".
L'Amministrazione costigliolese ne ha discusso in modo approfondito in giunta, in particolare con il vice sindaco Tanya Arconi e l'assessore all'agricoltura Alessandro Borio che già nell’estate scorsa aveva raccolto le prime preoccupazioni dei compaesani.
"Al momento - conclude Cavallero - stiamo valutando la situazione e le possibilità di intervento, anche guardando altri paesi e altre Regioni con problemi analoghi. Molto presto, appena la situazione pandemica lo renderà possibile, incontreremo i nostri concittadini anche per avere una situazione più chiara, così da poter prendere le decisioni nel modo più ragionevole possibile, cercando di rispettare allo stesso tempo la natura e la sicurezza della collettività".