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Sanità | 22 febbraio 2022, 16:50

In Piemonte donazioni del sangue a rischio per carenza di personale

Icardi risponde al question time di Salizzoni (Pd): “Pronto un progetto pilota”

In Piemonte donazioni del sangue a rischio per carenza di personale

Quali soluzioni la Giunta regionale intende mettere in atto per risolvere le carenze di personale sanitario per la raccolta e trasfusione di sangue? Questo l’interrogativo che il consigliere Pd, Mauro Salizzoni ha rivolto, nell’ambito dei question time, all’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi.

Il problema è noto -  ha dichiarato Icardi -   e riguarda non soltanto la rete di raccolta associativa ma anche quella trasfusionale pubblica. È in fase di attivazione un Progetto pilota, al quale ha aderito la totalità delle Aziende sanitarie piemontesi. Il Piano prevede diverse soluzioni al problema: coinvolgere medici e infermieri dipendenti di ASL, AO e AOU in attività aggiuntiva a tariffe orarie predefinite; avviare il reclutamento di medici laureati non specializzati nell'ambito dei Servizi trasfusionali; sensibilizzare i direttori delle scuole di specializzazione affinché favoriscano la disponibilità degli specializzandi a partecipare alle attività di selezione del donatore; supportare - da parte delle Università - il percorso formativo per medici da dedicare alla Medicina trasfusionale incrementando i posti a disposizione nelle scuole di specializzazione in ematologia e in patologia clinica e biochimica clinica. E ancora - conclude -  ridisegnare l’organizzazione della Rete trasfusionale e delle UdR”.

“Durante la pandemia l’afflusso di sangue è diminuito drasticamente - ha esordito Salizzoni -   ma non per la sola riduzione delle donazioni, bensì per la minore disponibilità di personale. L’emergenza sanitaria prima e l’attività vaccinale successivamente, meglio retribuita e prestata in sedi fisse, hanno, infatti, sottratto medici e infermieri alla raccolta e alla trasfusione di sangue. Sarebbe forse opportuno - ha proposto il consigliere Pd - retribuire meglio gli operatori del sangue, equiparandone il trattamento a quello dei vaccinatori. Un loro miglior trattamento economico costituirebbe un investimento lungimirante dal momento che l’alternativa è acquistare il sangue dall’estero a prezzi più elevati. Tuttavia - ha concluso -  non è solo una questione di migliore retribuzione: per i medici, ad esempio, l’attività di raccolta di sangue è incompatibile con la specializzazione”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di Paolo Bongioanni (FdI) sulla Siccità in Piemonte; di Silvio Magliano (Moderati) su ripristino del servizio di trasporto scolastico per la tratta Bruzolo-Bussoleno. Come intende procedere in merito questa Giunta?; di Monica Canalis (Pd) su nessun servizio pediatrico a Druento; di Marco Grimaldi (Leu) su Esenzione dalla spesa sanitaria per le persone affette da vulvodinia e neuropatia del pudendo; di Sarah Disabato (M5S) su Nuove assunzioni di personale sanitario presso l’ASL To4.

Comunicato stampa

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