Le tragiche immagini che in queste ore stanno giungendo dall’Ucraina sotto assedio russo colpiscono inevitabilmente le coscienze di tutti noi, ma c’è chi le vive con un’apprensione ancora maggiore perché in quel Paese – che, come ha più volte ribadito la nostra interlocutrice, “E’ Europa. Dell’est, ma pur sempre Europa” – ha lasciato gli affetti più cari e teme di non poterli rivedere mai più.
Persone come Valeriia Grytsuta, giunta in Italia a 27 anni e residente nell’Astigiano, che da diverse settimane pubblica sul suo profilo Facebook considerazione e aggiornamenti inerenti un’escalation fattasi via via più incandescente fino all’effettiva invasione del Paese da parte delle truffe russe.
"SENZA LA NATO, L'ESERCITO UCRAINO NON RESISTERA' A LUNGO"
“Se l’Europa e la Nato non intervengono al più presto, ho davvero paura non rimarrà nulla del mio amato Paese. I nostri ragazzi sono degli eroi e combattono per l’amore che nutrono verso la nostra terra, ma sono comunque numericamente molto meno dei russi e senza aiuti dalla Nato non so quanto tempo potremo resistere”, ci ha detto.
E’ ovviamente in forte apprensione per i suoi familiari, rimasti nella cittadina attigua al confine biellorusso in cui vivono: “Sono intrappolati, il Paese è bloccato e circondato completamente dalla Russia, con una situazione in evoluzione che cambia praticamente ogni mezz’ora. Ho saputo da poco, ad esempio, che hanno attaccato una scuola materna a Ochtyrka (città nell'area nord-orientale del Paese, ndr.): 3 adulti sono morti e 17 bambini sono rimasti feriti”.
"PUTIN E' UN PAZZO, NON SI FERMERA' ALL'UCRAINA"
Valeriia non ha – comprensibilmente, vista la situazione – alcuna stima di Vladimir Putin: “Kiev è stata fondata nel 482, Mosca molto tempo dopo. Quindi la loro storia non è neppure paragonabile alla nostra (con riferimento alla tesi di Putin secondo cui sarebbe stato Lenin il responsabile della nascita dell’Ucraina, ndr.) e Putin lo sa benissimo. Non mi sento neppure di chiamarlo dittatore, per lui sarebbe comunque un complimento. E’ un folle, malato, con turbe psichiche evidenti. Cosa possiamo aspettarci da uno come lui?”
“La situazione – ha argomentato Valeriia – ha iniziato a precipitare quando, nel 2014, Mosca ha iniziato a perdere il controllo sul governo ucraino e pertanto ha annesso la Crimea e iniziato la guerra del Donbass. Lui (Putin, ndr) vuole colonizzarci e se questo accadrà io credo morirò con l’Ucraina. Per certo non si fermerà. Dopo di noi ci saranno la Lituania, la Lettonia e tutti gli altri Paesi a cui è interessato”.
"NOI SIAMO EUROPA, E STIAMO MORENDO"
“Se la Nato non interverrà a darci supporto, quello cui stiamo assistendo sarà solo l’inizio di una terza guerra mondiale che è già iniziata nei fatti. E’ vero che il mio Paese non è formalmente nella Nato, ma quando muoiono dei bambini chi pensa a quei patti? Che cosa ne resta?”
“Noi siamo Europa – ha concluso Valeriia – e stiamo morendo. Se il Paese cade, io perderò anche tutta la mia famiglia. Sinceramente ora preferirei essere lì, insieme a loro… Per mamma, papà, le mie zie… ma anche per il mio Paese che amo immensamente. Io so che in Ucraina si può stare bene e non vogliamo altro che poter vivere sereni, senza la Russia”.