Sembrano passati anni, in realtà era il 15 marzo quando l'Unione Europea ha imposto il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia, responsabile dell'invasione che ha scatenato la guerra in Ucraina. Un evento sconvolgente, a livello geopolitico, ma le cui ripercussioni si sentono anche a livello economico. Basti pensare che nel 2021 il Piemonte ha esportato in Russia merci per 820,6 milioni di euro con una crescita del +28,3% rispetto al 2020 (era a quota 639,4 milioni). L'aumento era stato invece del +26,1 rispetto al 2019 che si era chiuso con 650,7 milioni di euro. L’export verso la Russia vale l’1,7% del totale export regionale.
La quasi totalità dell’export, il 99,9%, è costituito da prodotti delle attività manifatturiere: si esportano principalmente prodotti alimentari (29,4%), macchinari (22,1%), mezzi di trasporto (13,5%) e prodotti tessili e abbigliamento (8,7%). Il Piemonte è la 4° regione italiana per export in Russia e incide per il 10,7% sull’export nazionale.
Nel 2021 il Piemonte ha importato dalla Russia 59,6 milioni di euro con un incremento del +40,9% rispetto al 2020 quando si registravano importazioni per 42,3 milioni di euro ed un calo del -5,2% rispetto al 2019 quando si registravano importazioni per 62,9 milioni di euro.
Quarto pacchetto di sanzioni
Il 15 marzo 2022 l'UE ha deciso di imporre un quarto pacchetto di sanzioni economiche e individuali in risposta all'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina.
Le nuove misure vietano, tra l'altro, tutte le operazioni con determinate imprese statali, la prestazione di servizi di rating del credito a qualsiasi persona o entità russa e nuovi investimenti nel settore dell'energia della Russia.
Si parla per esempio di beni dual-use (che possono contribuire al rafforzamento militare e tecnologico), ma la cerchia è decisamente più ampia.
Il Consiglio ha ampliato l'elenco delle persone collegate alla base industriale e di difesa della Russia, cui sono state imposte restrizioni più rigorose sulle esportazioni di beni a duplice uso e di beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia.
Inoltre, l'Unione europea ha introdotto restrizioni commerciali per i prodotti siderurgici e i beni di lusso, accompagnate da sanzioni nei confronti di altre 15 persone e 9 entità.
E una situazione simile riguarda anche i rapporti commerciali con la Bielorussia, considerata "alleata" del Paese nelle mani di Putin.