“Lavorare stanca”, allora leggi | 14 maggio 2022, 12:30

Un tribunale di libri: Asti d'Appello

Nuova uscita per la rubrica "Lavorare stanca. Allora leggi", dedicata questa volta a "Il codice della vendetta" di Pasquale Ruju, primo volume in concorso per la quattordicesima edizione di Asti d’Appello

Foto "Letture"

Foto "Letture"

Per anni ho sottovalutato le iniziative e le proposte culturali di Asti perché la me adolescente ripeteva come un mantra che “ad Asti non c’è niente” “Asti è troppo piccola” “chi me lo fa fare di stare in una città che offre poco?!” e appoggiarsi mollemente su queste convinzioni (ormai diventate assiomi) era senza dubbio più comodo che andare letteralmente in giro a spulciare cosa invece potesse avere da offrire questa città. 

Spoiler: tanto.

Ad Asti c’è tanto. 

E non faccio riferimento solo ai luoghi della cultura e della divulgazione di cultura e letteratura che pian piano cerco di presentarvi in questa rubrica. Faccio riferimento alle innumerevoli iniziative che ciascun luogo offre. E di questo si tratta: offrire. La maggior parte delle volte sono gratuite. 

Una piccola città storica, medievale e luminosa generosamente piena di cibo intellettuale

C’è anche del buon vino, che altro serve?!

Tra queste iniziative faccio riferimento al Premio Asti D’Appello, organizzato dalla Biblioteca Astense

In una domenica di fine novembre, presso il Teatro Alfieri, la premiazione concede una seconda chance, una sentenza d’appello appunto, ai romanzi che abbiano sfiorato l’oro ai maggiori premi letterari nazionali. Il premio vanta la partecipazione di una doppia giuria, una popolare ed una togata vera e propria composta da uomini e donne di legge. Prendono parte alla commissione anche gli studenti delle scuole superiori e un gruppo di lettura dal carcere. Gli scrittori e scrittrici candidate si presenteranno con pubblica arringa davanti a lettori e togati. Nato nel 2009, il premio riscatta libri “bocciati” dalle giurie dei premi nazionali rimettendoli in gara una seconda volta. 

Io faccio parte della giuria popolare e questo mi dà diritto a ricevere la copia dei romanzi che poi faranno parte dell’edizione successiva e a partecipare di conseguenza a tutti gli eventi organizzati.  

Il primo volume in concorso per la quattordicesima edizione di Asti D’Appello è “Il codice della vendetta” di Pasquale Ruju (già noto per le sue storie su Tex, Nathan Never e Dylan Dog) finalista al Premio Scerbanenco 2021.

Lo sento tornare a galla, quel richiamo, non ti lascia scelta. 

Puoi solo agire o soffrire, a volte fino alla follia. Zustizia

Un Hard Boiled che si legge in qualche ora. 

Ritmo e tensione muovono le pagine composte da periodi brevi e chiari. 

Siamo in Sardegna e siamo in Colombia e a legare queste terre calde sono gangster, ‘ndrangheta, narcotrafficanti colombiani e la tradizione della vendetta barbaricina che riprende vita nell’anima di Franco Zanna. Franco Zanna è un paparazzo squattrinato in bilico tra un amore da recuperare e un killer con cui ha un conto in sospeso. Ha poche possibilità di uscirne vivo e solo un uomo può aiutarlo: l’ultimo dei banditi sardi. Il vecchio Zio Gonario.

Temo però che la trama ricalchi clichè ormai triti e banali, qualche scena eccessiva da film americano, una quotidianità un po' artificiale. Qualche particolare descrittivo un po' naftalinato come “Un tanga da codice penale”.

Ma la suspence ce l’abbiamo.

Vedremo quale sarà la sentenza dei togati al Teatro Alfieri!

Aurora Faletti

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Aurora Faletti

Coltivatrice di libri. Ho vent’anni e un progetto su Instagram che si chiama “Letture”. Nasce dal bisogno di un confronto e da un’ardente passione, sebbene appena germogliata, per i libri.
Il nome della rubrica, riprendendo la raccolta poetica di Cesare Pavese “Lavorare stanca”, è un invito (quasi sfacciato!) alla lettura. Allora facciamoci compagnia e passeggiamo tra i borghi astigiani guidati da loro: i libri. Partiamo, senza fretta e con meraviglia!

Seguitemi https://www.instagram.com/_letture_/

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