Questa mattina a Nizza, in conferenza stampa si è parlato principalmente dell'approvazione da parte di Food&Drug Administration al consumo di carne in provetta e alla battaglia di Coldiretti che ha lanciato una petizione per introdurre una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione di cibo artificiale in Italia.
Questa battaglia parte da una proposta legge della Commissione Europea nel lontanissimo agosto del 2000 contro la produzione di determinate tipologie di carne.
L'assessore all'Agricoltura Domenico Perfumo, si è detto “soddisfatto per aver approvato e appoggiato la proposta della Coldiretti sul cibo sintetico, per cui io in primis voto contro, non tanto per una questione etica, quanto più per la mancata conoscenza di quello che si va effettivamente a mangiare. Noi abbiamo il compito di difendere il nostro territorio, e votare a favore dei cibi sintetici significherebbe andare contro la nostra responsabilità e il nostro dovere”, insomma la posizione pare chiara e inamovibile.
C'è però la consapevolezza che se l'Unione Europea darà il via non si potrà fare diversamente, in merito Perfumo infatti dichiara: "Bisogna vedere cosa farà la Commissione Europea, chiaro che se lei votasse pro, non staremo a metterci contro l'Europa”.
Molto del territorio però dipende dall'allevamento e, così facendo si andrebbe a creare solamente “disoccupazione inutile”.
Segue a ruota Maurizio Martino, presidente del Consiglio comunale, nonché consigliere delegato alla promozione che mette subito in chiaro le cose. “Le carni, il vino, la verdura, la qualità della vita, nei nostri prodotti e punti vendita c'è solamente prodotto d'eccellenza”.
Dei cibi sintetici ultimamente si parla sempre più spesso in TV, ma ciò andrebbe poi a incidere pesantemente sul territorio in termini di differenziazione. Prosegue il consigliere “diventeremmo tutti uguali, nessun territorio si differenzierebbe poi da un altro in termini di prodotto. Tutto ciò non significa che non facciamo parte del mondo, anzi, ne facciamo attivamente parte, e proprio per questo vogliamo difendere la nostra identità”.
Chiude il triangolo sul cibo sintetico direttamente Simone Nosenzo, il sindaco di Nizza Monferrato. Soddisfatto della proposta della Coldiretti dichiara: “Io penso che l'Italia, il Piemonte e Nizza Monferrato non possono non vedere nel loro territorio una risorsa preziosa”.
Chiaro che poi bisognerebbe assolutamente diminuire lo spreco delle materie prime, magari anche cercando di ideare un sistema per riciclare l'acqua piovana e via dicendo, insomma idee che poi vanno a migliorare, ma “chiuderci o vietarci la parte della carne ci metterebbe in una posizione scomoda e controproducente”. Aggiunge che “Giusto qualche giorno fa si è tenuta la Fiera del Bue Grasso, dove abbiamo celebrato la nostra carne, la fassona piemontese”, insomma fa parte dell'identità di Nizza e dintorni.
Il sindaco si augura inoltre che “il governo e i nostri europarlamentari diano battaglia, anche perché poi tutti i produttori locali dove li mettiamo? A livello teorico è sempre facile parlare, poi però bisogna saper applicare sul contesto e vedere cosa ne consegue”.
Il piano neve
La conferenza odierna si è concentrata anche sul piano neve che, con la recente nevicata, ha retto bene . Soddisfatto l'assessore Perfumo che ha la delega al 'Piano neve'.
"Non è stato semplice anche per via della prima nevicata triste - ha detto - in quanto ghiaccio fondamentalmente. Ma per fortuna avevamo già buttato sabbia il giorno prima, partendo così per tempo. Sono state organizzate due ondate di pulizia, tra giovedì notte e venerdì mattina era tutto pulito. Ringrazio tutto l'ufficio tecnico e la protezione civile per il lavoro svolto”
Perfumo e Nosenzo hanno controllato personalmente l'andamento dei lavori degli 8 mezzi messi a disposizione. Lee scuole sono rimaste tutte aperte nella giornata successiva alla nevicata.
“Lo abbiamo fatto anche per offrire un servizio alle famiglie che sono impossibilitate a lasciare i figli a casa da soli, dunque la scelta più logica e giusta era quella di non chiuderle”.