Si chiama “Scelta sociale” la nuova misura della Regione destinata a rivoluzionare il mondo dell'assistenza socio-sanitaria piemontese con l’erogazione di un buono da 600 euro al mese per due anni, rinnovabili, a sostegno delle famiglie con anziani o disabili non autosufficienti.
“Il tema - ha dichiarato l’assessore al Welfare Maurizio Marrone - è la libertà di scelta della famiglia, che potrà decidere quale contributo richiedere. Sarà anche un impulso al lavoro degli assistenti familiari e un incentivo all'emersione del nero. Con questi 90 milioni di fondi europei, che aggiungiamo a quelli già a bilancio regionale, mettiamo sulla non autosufficienza oltre il doppio di quanto non abbiano mai stanziato le Giunte precedenti, a partire da quella Chiamparino. La misura interesserà coloro che attualmente non accedono ad alcun tipo di contribuzione pubblica a sostegno di questi servizi, come ad esempio gli accreditati Rsa non coperti da convenzione, oppure tante famiglie con disabili gravi a casa. Essere al loro fianco è un nostro dovere in questo momento di crisi economica e sociale. Basti pensare che a fronte degli annunciati aumenti di retta nelle Rsa, dovuti ai rincari, che dovrebbero assestarsi tra i 600 e i 2.000 euro annui, attraverso la nostra misura metteremo nelle tasche dei beneficiari 7.200 euro all'anno per due anni”.
Come ottenere i buoni
I buoni da 600 euro mensili, per 24 mesi rinnovabili, saranno destinati a persone anziane o disabili non autosufficienti. Le assegnazioni saranno legate all'Isee socio-sanitario, che non dovrà essere superiore a 50.000 euro, o 65.000 in caso di disabile minorenne, ed alla priorità per punteggio sociale secondo le valutazioni delle Unità socio-sanitarie competenti (Uvg e Umvg).
Saranno assegnati tramite due bandi regionali: uno per la domiciliarietà e uno per la residenzialità. La domanda si potrà presentare tramite la piattaforma "Scelta sociale", che sarà attiva dall’inizio del 2023 su sceltasociale.it Nella fase di caricamento e istruttoria i beneficiari riceveranno supporto direttamente dalle strutture prescelte, in caso di scelta di residenzialità, e dagli enti gestori dei servizi socio-assistenziali in caso di domiciliarietà.
Il beneficiario o la sua famiglia potranno poi decidere di utilizzare il buono per l'assistente familiare di cui si ha necessità (badante, infermiere, oss, educatore) assunto in proprio o individuato e contrattualizzato da cooperative sociali/servizi socio assistenziali/agenzie di somministrazione di lavoro. Oppure, per l'inserimento in una struttura residenziale socio-sanitaria (Rsa per anziani non autosufficienti, Raf per disabili, comunità alloggio, gruppo appartamento, comunità di tipo familiare e socio-assistenziale per disabili gravi).
Per il buono domiciliarità maggiori informazioni sono consultabili su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/politiche-sociali/scelta-sociale-buono-per-domiciliarit