Era morto in casa da giorni, ma nessuno se ne era accorto e, nella palazzina "alveare" del Belvedere di Asti, tutti continuavano il loro andirivieni, ignorando che, a pochi passi da loro, un quarantacinquenne di nazionalità marocchina, non dava più segni di vita.
Una vera tragedia della solitudine e dell'indifferenza che si è conclusa ieri sera poco dopo le venti, quando uno zio di Mourad Rakidi, ha chiamato i carabinieri perché non sentiva e vedeva il nipote da diverso tempo, non rispondeva al telefono e, dall'alloggio, proveniva un forte odore.
I carabinieri hanno così chiesto l'intervento dei vigili del fuoco di Asti e insieme sono entrati nell'alloggio, trovando il cadavere in putrefazione.
Pare che l'uomo soffrisse da tempo di problemi cardiocircolatori e, anche dopo il parere del medico legale, non ci sarebbero dubbi sul fatto che la morte sia dovuta a cause naturali.