Senza l'aiuto fondamentale della Protezione civile, durante la pandemia, Asti e la sua provincia, forse avrebbero avuto dati ancora più tragici.
Oggi al Don Bosco di Asti sono state consegnate benemerenze a 322 volontari, alla presenza dell'assessore regionale, Marco Gabusi, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, il prefetto Claudio Ventrice, il vescovo Marco Prastaro, il presidente regionale, Marco Fassero, Valter Marenco Presidente coordinamento territoriale di protezione civile di Asti.
Il sindaco Rasero e l'assessore Gabusi, ricordando che presto sarà pronta una nuova sede in via del Lavoro, hanno ricordato quanto sia stata fondamentale durante il Covid il lavoro incessante della Protezione civile, fiore all'occhiello dell'Astigiano.
"Ci siamo accorti - ha rimarcato Gabusi - che non conoscevamo il nemico da affrontare e, oltre ai sanitari, la protezione civile ci ha consentito di uscire dal Covid, dalla consegna delle mascherine alle vaccinazioni, una grande opportunità che ci ha reso regione virtuosa".
Il prefetto Ventrice ricorda: " Non ho vissuto la pandemia in questa provincia ero prima a Novara poi a Massa e ha apprezzato tantissimo il lavoro della Protezione civile, non so se mai saremmo riusciti a uscirne senza la Protezione civile per la quale ho un debole. So che avete fatto cose straordinarie".
E ha ricordato l'occasione unica della visita del Papa: "La Gendarmeria vaticana aveva chiesto 450 persone e grazie al vostro coordinatore le ho avute nell'immediatezza. Poi nell'esercitazione, qualche mese fa, ho visto che non ci sono precedenti, abbiamo avuto i complimenti anche da Curcio a Roma".
Il prefetto ha sottolineato che servirà aggiornare i Piani di Protezione civile. "Dopo la tragedia del 1994 e la considerazione dei cambiamenti climatici dobbiamo essere sempre pronti. Siete la famiglia allargata delle istituzioni e senza di voi non si va da nessuna parte. Con voi possiamo raggiungere grandi obiettivi".
La dottoressa Elena Tamietti direttore del Distretto sanitario dell'Asl ha ricordato la tragedia sanitaria della pandemia. "Una prova grandissima - ha detto - grazie alla Protezione civile abbiamo potuto avere 17 punti vaccinali sulla provincia. Non ci saremmo mai riusciti, anche per il trasporto degli stessi vaccini".
Il presidente regionale del coordinamento territoriale, Marco Fassero: "Siamo presenti ora in Turchia con il nostro ospedale da campo e sono già nati 7 bambini, il simbolo della vita che continua, grazie ragazzi! Siamo stati messi a terra da un virus minuscolo ma abbiamo scoperto una grande coesione. Abbiamo distribuito 5 milioni di mascherine, porta a porta e tutti voi avete messo il vostro coraggio al servizio della comunità, la nostra divisa è stata un simbolo di fiducia".
Premiati anche i 4 volontari astigiani rientrati dalla Turchia, al termine benedizione della nuova bisarca.