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Attualità | 19 marzo 2023, 11:53

La Biblioteca Astense dedica a Luigi Piccatto la mostra della ‘Scuola Fumetto e Illustrazione’ (FOTO)

"Luigi era un maestro, una delle persone che, quando entra nella tua vita, vorresti non se ne andasse mai"

Foto pagina facebook Biblioteca Astense

Foto pagina facebook Biblioteca Astense

"Luigi era un maestro, una delle persone che, quando entra nella tua vita, vorresti non se ne andasse mai. E sarà così, vivrà ancora nei suoi lavori e in quelli dei suoi studenti...": è quanto si legge sulla pagina facebook della Biblioteca Astense che dedica a Luigi Piccatto la mostra appena inaugurata della 'Scuola Fumetto e Illustrazione Asti' nello Spazio Verticale che potrà essere visitata negli orari consueti di apertura.

Il mondo dei fumetti italiani ha da poco pianto la scomparsa di uno dei suoi ‘figli’ più illustri: Piccatto è stato infatti tra i più celebri maestri del Paese. Nato a Torino il 13 luglio del 1954, Piccatto esordì nel mondo dei comics sul finire degli anni ‘70, ma l’esperienza professionale che ne ha positivamente segnato vita e carriera risale al 1986 quando la Sergio Bonelli Editore – che era ed è ancora attualmente la principale casa editrice italiana di fumetti – lo chiamò a far parte del team artistico dell’allora neonato “Dylan Dog”, personaggio di culto creato da Tiziano Sclavi.

Insieme al collega Angelo Stano, Piccatto diventa rapidamente una delle ‘matite’ di punta della serie, per la quale ha realizzato 47 albi, alcuni dei quali non è eccessivo definire ‘storici’. Tra cui “Golconda, la grande baraonda” – uno degli albi più amati del maestro Piccatto, acclamato anche dalla critica italiana – e qualche ‘assaggio’ di zombie famelici, ottenendo riscontri in tutto il mondo con la pubblicazione di sue tavole anche all’estero in paesi quali Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Brasile. Parallelamente realizza alcuni albi anche per altre serie Bonelli come “Magico Vento” e “Demien”.

Stabilitosi ad Asti, ha collaborato con la comunità collinare “Tra Langa e Monferrato” nella realizzazione della storia a fumetti “Martino di Loreto”, sceneggiata dal medioevalista Renato Bordone, anche lui purtroppo scomparso, edita da “Scritturapura”.

Redazione

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