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Attualità | 14 settembre 2023, 13:54

Siglato oggi il protocollo tra CPIA e Comune per l'utilizzo degli spazi dell'Enofila

Il CPIA potrà utilizzare la struttura per tre sere alla settimana accogliendo così le classi che non si sarebbero potute collocare diversamente

Siglato oggi il protocollo tra CPIA e Comune per l'utilizzo degli spazi dell'Enofila

Il settore istruzione del Comune di Asti, rappresentato dall’assessore Loretta Bologna, ha accolto oggi con soddisfazione la dichiarazione di accordo tra il CPIA di Asti - V Circolo e l'Amministrazione comunale per l'utilizzo degli spazi dell Enofila, in corso Cavallotti.

Grazie al protocollo firmato oggi, il CPIA potrà utilizzare per tre sere alla settimana alcuni spazi dell’Enofila, struttura molto vicina alla sede principale, e accogliere così le classi che non si sarebbero potute collocare diversamente.

“Il CPIA di Asti è una realtà scolastica in costante crescita, con all’attivo quasi 2.000 studenti nella sola sede di Asti suddivisi tra le fasce orarie mattutina, pomeridiana e serale; per questo motivo già nello scorso anno scolastico gli spazi della sede di Piazza Leonardo da Vinci si sono rivelati insufficienti - spiega il dirigente scolastico Davide Bosso - questo accordo è frutto della preziosa disponibilità e dell’attenta considerazione verso il tema dell’istruzione pubblica dimostrate dal sindaco Maurizio Rasero e dall’assessore Loretta Bologna, ai quali va il sentito ringraziamento mio, dei docenti e degli studenti del CPIA.

Fondamentali sono state inoltre la collaborazione e la sensibilità del collega Franco Calcagno, che, quale dirigente di grandissima esperienza, ha immediatamente colto e condiviso l’elevato valore educativo e formativo alla base del progetto

" Ritengo che il protocollo firmato oggi costituisca un virtuoso esempio di proficuo dialogo tra Istituzioni finalizzato a garantire il diritto costituzionale allo studio e ad arginare l’annoso fenomeno della dispersione scolastica. La crescente richiesta di percorsi per il conseguimento di un titolo di studio (licenza media e diploma di maturità), per l’apprendimento e l’approfondimento della lingua italiana e per lo sviluppo di competenze utili nel mondo del lavoro, è sintomo del fatto che sempre più adulti e giovani adulti ultra - sedicenni, italiani e stranieri, comprendono l’importanza di intraprendere o riprendere percorsi scolastici e formativi al fine di costruire un più solido progetto di vita" ha concluso il dirigente.

Redazione

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