La Biblioteca Monticone torna ad ospitare Franco Francescato – pubblicitario milanese ma monferrino di adozione – per presentare il suo romanzo d’esordio La Strega delle Mosche, un noir in cui il punto di vista è quello del criminale o, meglio, della strega che è in tutti noi.
Domenica 26 novembre alle 17, in via G.B. Giuliani 29 a Canelli, l’autore dialogherà con Marta Martiner Testa, scrittrice e giornalista della Nuova Provincia.
Francescato arriva alla sua opera prima dopo aver pubblicato cinquecento racconti brevi e brevissimi in diverse raccolte, una delle quali già presentata alla Biblioteca Monticone. Dentro il suo primo romanzo c’è un delitto, “un atroce atto di morte nel dolce Monferrato” e c’è anche una grande figura femminile, in contrapposizione alla strega, con un profondo patto di complicità con il colpevole, nato dall’amore. Il romanzo esalta la forza dell’amicizia, per la quale si possono fare cose impensabili, l’empatia, la cattiveria e la bontà, la fortuna e la disgrazia, la liberazione dal male e dal malheur, la sfortuna.
Intorno paesaggi, strade, atmosfere e colori ritratti con passione: sono i luoghi abitati dall’autore, ai quali rivolge un omaggio letterario, in parallelo con la vita contadina nel Monferrato, dove vive ormai da 23 anni.
Ma non si tratta di un romanzo autobiografico. La Strega delle Mosche è una storia avvincente fatta di ricordi, emozioni, decisioni da prendere, e azioni da intraprendere, dove i colpi di scena non mancano, fino all’ultima pagina. Punteggiato qua e là da citazioni inaspettate e colte, il romanzo si legge tutto d’un fiato e rivela quanto delitto e castigo non siano sempre un binomio perfetto.
Franco Francescato è bolognese di nascita, veneto di origini, romano di liceo e università, milanese di professione, giramondo per vocazione, pilota di aliante e ultraleggero, sub pentito. E anche scrittore. E ora contadino e albergatore nel canellese.