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Attualità | 04 dicembre 2023, 15:14

L'associazione Italia Israele ha ricordato il primo rastrellamento di ebrei astigiani

L'ottantesimo anniversario di quel tragico fatto, risalente al 4 dicembre 1943, è stato commemorato mediante un convegno

L'associazione Italia Israele ha ricordato il primo rastrellamento di ebrei astigiani

Venerdì 1° dicembre si è tenuto nel salone della Biblioteca Astense Giorgio Faletti il convegno “Dal fiume al lager”, per commemorare l’ottantesimo anniversario del primo rastrellamento di ebrei astigiani ad opera dei nazifascisti, avvenuto il 4 dicembre 1943. L’evento, organizzato dall’Associazione Italia Israele, ha visto la partecipazione di numerosi relatori e di un folto pubblico, interessato a ripercorrere la storia e la memoria di una comunità perseguitata e deportata.

Il convegno, moderato dal giornalista Vanni Cornero, si è aperto con i saluti della presidente della Biblioteca, Roberta Bellesini, e dell’assessore comunale Loretta Bologna, in rappresentanza del sindaco.

A seguire, sono intervenuti Luigi Florio, che ha rievocato la propaganda fascista finalizzata a preparare il terreno alle persecuzioni razziali, e i discendenti di famiglie ebraiche Lorenza Balbo, Tullia Jona, Gino Montalcini e Massimo Rasero, che hanno ricordato come i loro genitori e nonni vissero quei terribili momenti.

Infine, Paola Barbero ha evidenziato come le attuali forme di antisemitismo abbiano di mira soprattutto Israele quale patria del popolo ebraico e costituiscano un pericolo per la convivenza pacifica nel mondo intero.

Dal convegno è venuto un appello a tutte le istituzioni ad adottare la definizione di antisemitismo messa a punto dall’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto, e cioè “odio verso gli ebrei o non ebrei e le istituzioni della comunità ebraica”, e ad impegnarsi a non dare alcuna collaborazione alle associazioni e ai movimenti che pongono in essere tali comportamenti in varie forme, compresa la negazione del diritto di esistere dello Stato di Israele. Tale definizione è stata già adottata, tra gli altri, dal Comune di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Governo italiano.

Il convegno si è concluso con un momento musicale, in cui sono state eseguite due canzoni significative: “Auschwitz”, la canzone sui campi di sterminio resa celebre dai Nomadi, e “Nottegiorno”, la canzone scritta dal nostro illustre concittadino Paolo Conte e dedicata al 25 Aprile del 1945 per celebrare la ritrovata libertà.

Redazione

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