Il Piemonte si rifà il look. E per riuscirci si regala anche un nuovo simbolo, dalla profonda vena artistica. Si tratta di un grattacielo stilizzato, ma anche una tavola (quasi una "pala" come nelle antiche opere d'arte religiosa) che con grandi macchie di colore ripercorre e affianca alcuni dei simboli della regione. Dalla Sacra di San Michele alla 500, dalle bottiglie di Asti e Barolo a Sant'Andrea, passando per la mora, i giandujotti e i gioielli. C'è anche il futuro, con i rover dell'aerospazio.
Un affresco di un territorio dai tanti talenti
"Un affresco del nostro Piemonte, che fa tanto ma a volte fatica a raccontarsi. Ho cercato di scegliere alcuni luoghi simbolo senza che fossero scontati". Così Ugo Nespolo, celebre artista sabaudo, commenta il nuovo simbolo della Regione, che porta la sua firma. "Fa impressione pensare a quanta diversità si trova all'interno di questo territorio".
"C'è tutta la nostra storia, le donne e gli uomini, tutto l'ingegno della nostra terra. Rappresenta un nuovo passo verso la realizzazione della casa dei piemontesi - spiega il governatore Alberto Cirio - e questo è proprio quello che vogliamo che sia il Grattacielo".
Il Grattacielo come luogo da vivere
"Proprio il Grattacielo vogliamo promuoverlo come un luogo di riferimento, uno spazio aperto al pubblico - l'ultimo piano in particolare - e comparirà anche sulla carta intestata della Regione", aggiunge Cirio.
"L'arte trova la sua definizione migliore quando si rivolge al pubblico e alla società, invece che al mercato e al collezionismo privato. Sembrava quasi disdicevole, mentre io ho sempre pensato il contrario. Se non si porta l'arte bella vita, si produce un oggetto inutile".