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Attualità | 24 gennaio 2024, 16:44

Ferrotel: Cgil e Sunia insieme per la riqualificazione per affrontare l'emergenza abitativa

"Il Ferrotel dovrebbe essere recuperato e trasformato in appartamenti per rispondere al tema della casa fortemente sentito in città"

Ferrotel: Cgil e Sunia insieme per la riqualificazione per affrontare l'emergenza abitativa

Sulla palazzina Ferrotel, in disuso dalla metà degli Anni 90, ultimamente alcuni consiglieri di minoranza hanno presentato un'intrrogazione (QUI l'articolo).

A intervenire ora sulla riqualificazione la Cgil e il Sunia con una nota congiunta che pubblichiamo.

Abbiamo avuto modo di leggere la querelle tra l’Amministrazione comunale ed alcuni consiglieri di minoranza sull’utilizzo della palazzina del Ferrotel, ormai in disuso dalla metà degli anni ’90. 

Come CGIL di Asti e SUNIA vogliamo prendere posizione contro l’idea di trasformare un’area già occupata da un edificio, che potrebbe essere utilizzato per rispondere all’emergenza abitativa di cui Asti soffre da diversi anni, e trasformarlo nell’ennesimo parcheggio inutile. 

 Peraltro, non comprendiamo la logica di creare parcheggi a pagamento, oggi per lo più vuoti, in Piazza del Palio sostenendo che in questo modo si sarebbe incentivato il trasporto urbano o alternativo alle auto con quella di creare altri parcheggi in città.   Ricordiamo che è già stata presentata una proposta, all’interno dei fondi del PNRR se ricordiamo bene, per trasformare l’edificio del vecchio Ospedale che dà su Viale alla Vittoria: in parcheggio multipiano, scelta già a suo tempo contestata dalle nostre organizzazioni perché non in linea con un processo che dovrebbe tendere ad abbassare lo smog e le polveri sottili nei prossimi anni tenendo le auto fuori dalla cinta cittadina.

Ma torniamo alla questione Ferrotel. Noi pensiamo che il Ferrotel dovrebbe essere recuperato e trasformato in appartamenti per rispondere al tema della casa fortemente sentito in città. 600 famiglie in attesa di un alloggio popolare e 50 famiglie mediamente in emergenza abitativa dovrebbero vedere impegnata tutta la società astigiana per recuperare edifici ed alloggi ad edilizia popolare.

I fondi che verranno stanziati per l’emergenza abitativa, 710 mila euro del PNRR, sono un placebo nella crisi di alloggi che viviamo ad Asti.

Noi riteniamo che siano necessari interventi massivi al fine di creare nuove abitazioni che servano a rispondere ai bisogni delle popolazioni sul tema della casa. Il Ferrotel la palazzina di Via Allende, l’incompiuta dell’ATC a Praia ecc.

Luca Quagliotti ​​​​​​​Fabio Dura

Al direttore


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