In seguito alla pubblicazione del dossier annuale “Mal’aria”, dal quale si evince che nel 2023 la qualità dell’aria ad Asti è lievemente migliorata (CLICCA QUI per rileggere l’articolo), abbiamo chiesto un commento all’assessore comunale all’Ambiente, Luigi Giacomini.
“Il dato non è certo merito di due o tre occasionali giornate senz’auto – ha esordito – perché queste iniziative servono soprattutto a sensibilizzare il cittadino, responsabilizzando in merito a quanto può fare per la propria e altrui salute. Però sono altri gli accorgimenti importanti che vanno presi in considerazione, quali le caldaie di condomini ormai vetuste e degli edifici pubblici ed industriali”
“Le linee ‘green’ che le Amministrazioni adottano per migliorare la qualità dell’aria trovano spesso contraddittori più o meno accesi – ha aggiunto – e la posizione posizione geografica del bacino Padano, con ben 75 Comuni posizionati in aree fortemente in difficoltà nell’abbattimento delle PM10, complica le cose”.
“Vi sono però delle misure che le Amministrazioni dovranno necessariamente adottare – ha proseguito Giacomini – come l’aumento proporzionato delle ZTL nei centri urbani, la mobilità sostenibile, la riqualificazione dei parchi, la forestazione urbana e l’attività di controllo ed incentivazione alla sostituzione degli impianti obsoleti”.
“Al netto di ciò che si dovrà fare in prospettiva – ha concluso – guardando all’oggi la buona notizia è che le condizioni meteo porteranno piogge e venti moderati, che contribuiranno ad alleggerire il carico inquinante”.