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Provincia | 11 febbraio 2024, 16:10

Alberto Banaudi e Nicoletta Fasano tra i prossimi ospiti del Polo Cittativa

Prosegue il ciclo di videoconferenze anche nel mese di febbraio

Alberto Banaudi

Alberto Banaudi

Polo Cittattiva continua a organizzare una serie di videoconferenze per l’Astigiano e l’Albese. Questi incontri sono in collaborazione con l’I.C. di San Damiano, il Museo Arti e Mestieri, il Comune di Cisterna, Fra Production Spa, Israt, la Casa della Memoria della Resistenza e della Deportazione di Vinchio, l’Associazione “F. Casetta”, la Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti.

Gli incontri sono gratuiti e aperti al territorio, e sono validi per l’aggiornamento degli insegnanti di ogni ordine e grado. Gli insegnanti di ruolo riceveranno il codice per l’iscrizione sulla Piattaforma ministeriale Sofia.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Polo Cittattiva all’indirizzo email: polocittattiva_formazione@icsandamiano.edu.it.

Programma degli Incontri

Giovedì 15 febbraio, in videoconferenza (Meet) alle 18,30, si terrà l’incontro “Individuum absolutum. L’individuo scatenato e la sua epoca. Individuo, società, scuola, intelligenza artificiale, stupidità naturale…Parte seconda”. La videosofia sarà condotta da Alberto Banaudi.

"Il mondo contemporaneo, esposto a ondate continue di crisi di varia natura, sta subendo una vera e propria mutazione. Sembra interessante, oltre che urgente, tentare di ripensare e ridefinire le mappe che ne illustrano le forme e i confini. Si tratta, ovviamente, di un lavoro sempre provvisorio e incerto, ma credo che valga la pena provarci”.


Lunedì 19 febbraio, in videoconferenza (Meet) alle 18,30, Elisa Guida presenterà “Senza perdere la dignità. Una biografia di Piero Terracina” Ed. Viella. L’autrice ne discuterà con Nicoletta Fasano (Israt).

"Un nuovo lessico famigliare che lega il mestiere dello storico alla forza della testimonianza. Una finestra sulla vita di Piero Terracina (1928-2019). Su una normalità spezzata dal fascismo e dal nazismo. Nato in una famiglia di ebrei romani, Piero ha conosciuto le leggi razziali, la persecuzione e la deportazione a soli quindici anni.

Scampato alla razzia del 16 ottobre 1943, ha vissuto nascosto fino alla sera del 7 aprile 1944, quando insieme ai genitori, ai due fratelli, alla sorella, a uno zio e al nonno è stato arrestato e rinchiuso a Regina Coeli. Cominciava il suo viaggio per Auschwitz-Birkenau, dove è entrato il 23 maggio 1944. Unico sopravvissuto della sua famiglia, Piero ha cercato di ricostruire la sua “seconda vita” basandosi sul lavoro e sugli affetti rimasti.

Per decenni non ha raccontato nulla della sua esperienza, poi ha trovato nella parola la ragione della sopravvivenza ed è diventato uno dei più impegnati testimoni della Shoah in Italia. «Ho ricordato», immaginava di rispondere a Dio, semmai gli avesse chiesto che cosa avesse fatto di importante sulla Terra"

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