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Attualità | 22 febbraio 2024, 14:30

Trasformazione digitale: un cammino verso il futuro in Provincia di Asti

Sono state 557 le candidature finanziate, il che si traduce in una media di cinque candidature per ogni comune, per un valore complessivo di circa 18 milioni di euro

Trasformazione digitale: un cammino verso il futuro in Provincia di Asti

“Trasformazione” è (quasi sempre) una parola bellissima perché racconta la volontà di un cambiamento ma senza intaccare la primitiva sostanza. Quando viene affiancata al termine “digitale”, acquista il sapore di una sfida che i Comuni astigiani, come vedremo di seguito, sembrano essere sulla giusta strada per vincere.

Gli esperti del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, nelle figure di Federico De Scalzi, Guido Migliarino, Adelaide Ramassotto e Davide Ferrari, sono stati accolti in Provincia di Asti dal Presidente della Provincia e Sindaco della Città di Asti Maurizio Rasero, dal Consigliere provinciale con delega alla Transazione Digitale e Innovazione Angelica Corino e dal dirigente Michele Maldonese.

Questo incontro, un gradito ritorno a distanza di un anno dal primo, ha visto la presenza di numerosi sindaci e funzionari comunali, sia in sede che collegati da remoto. L’obiettivo era seguire la presentazione dei risultati raggiunti nell’ambito della digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione, nonché un puntuale aggiornamento sulle prossime scadenze e opportunità relative alla trasformazione digitale e per altre attività afferenti al PNRR.

I referenti del Dipartimento per la Trasformazione Digitale l’hanno asserito e scritto più volte: i Comuni astigiani hanno fatto un grandissimo lavoro. Sono state 557 le candidature finanziate, il che si traduce in una media di cinque candidature per ogni comune, per un valore complessivo di circa 18 milioni di euro. Ottimi risultati sono stati raggiunti anche dalle scuole della nostra provincia con un valore delle 32 candidature fino a oggi finanziate, pari a circa 193.000 euro.

Gli esperti del Dipartimento per la Trasformazione Digitale hanno approfondito la corposa documentazione che deve essere caricata a sistema per veder “bonificati” i finanziamenti PNRR, riassumibile sotto il generico cappello di “buone pratiche per una corretta gestione amministrativa”. Grande attenzione è stata dedicata, in particolare, ai vari step di asseverazione dei progetti: un procedimento senza dubbio rigoroso che vede i professionisti del DTD ricoprire un ruolo chiave nell’assistenza ai Comuni.

Dati incoraggianti giungono dalla digitalizzazione dell’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente – ANPR e delle liste elettorali: il 100% dei comuni della provincia di Asti ha richiesto il contributo PNRR e il “battesimo di fuoco” per verificare la solidità dell’infrastruttura avverrà in occasione della tornata elettorale dell’8 e 9 giugno 2024.

L’oggettiva importanza dei processi di digitalizzazione si lega, e in certi casi purtroppo ancora si scontra, con alcune precondizioni necessarie, ossia, le “tecnologie abilitanti”: connessioni veloci e affidabili per garantire l’effettivo dialogo digitale tra l’amministrazione comunale e i cittadini.

Il digital divide è ancora una oggi una piaga per il nostro Paese: dai dati forniti dal DTD si evince che sono oltre 1000 le aree ancora scoperte dal 5G e oltre 4 milioni i civici non raggiunti dalla connessione fissa ad alta velocità.

Il PNRR mira a colmare anche questo ritardo puntando sul finanziamento delle infrastrutture: l’obiettivo è quello di portare connessioni a 1 Gbps su tutto il territorio nazionale entro il 2026 grazie a cinque piani operativi dal valore complessivo di 6,7 miliardi di euro.

Redazione trasformazione digitale

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