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Attualità | 29 marzo 2024, 16:42

Una Pasqua di pensionamento dall'attività lavorativa, per il sindaco di Costigliole, Enrico Cavallero

Dopo quarantatré anni di lavoro, meritata pausa, ma non come amministratore: "Amo il mio paese"

Enrico Alessandro Cavallero

Enrico Alessandro Cavallero

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del sindaco di Costigliole, Enrico Cavallero che, dopo 43 anni di servizio, va in pensione.

Il 31 marzo avrò finalmente raggiunto la sospirata pensione concludendo dopo 43 anni definitivamente la mia attività lavorativa iniziata prestissimo.

Già da bambino davo il mio contributo in campagna nell’azienda agricola di famiglia . Ho proseguito a 14 anni con lavori saltuari in piccole aziende artigiane fino servizio al militare. Nel 1984 fu il Sindaco Emerito di Costigliole Riccardo Bellone a chiedermi se volevo entrare a far parte dei dipendenti del Comune. Venni inserito nella squadra operai, mi occupavo di strade e cimiteri, conducevo trattori, autocarri e macchine movimento terra. Nel settembre 1986 superai il concorso da conducente scuolabus e collaboratore scolastico ed a 21 anni mi venne affidato il servizio di scuolabus comunale. Ricordo la paura dei genitori di affidare i propri figli ad un ragazzo molto giovane, perché molti alunni delle scuole avevano solo qualche anno meno di me Ho percorso migliaia di Km senza un minimo incidente: fortuna, certo, ma anche tanto senso di responsabilità. Nell’amministrazione ho svolto diverse funzioni: impiegato, rilevatore ISTAT, operatore cinematografico e ho fatto parte da sempre del servizio di protezione civile. Poi il concorso da ausiliario del traffico e quello nella Polizia Locale con il passaggio alle dipendenze della Comunità Collinare . A parte una breve parentesi di due anni a Canelli, ho sempre svolto la mia attività lavorativa a Costigliole, dove sono nato e abito da sempre . 

Tanti sono stati i colleghi con i quali ho sempre avuto rapporti ottimi , nel 2019 dopo l’elezione a Sindaco , mi sono messo in aspettativa, lasciando con molta malinconia un lavoro che mi piaceva e per il quale ritengo di avere anche dato molto.

Ricordo con affetto coloro che non ci sono più, colleghi e amministratori anche di altri Comuni . Con tutti , in particolare con i tanti i sindaci del paese ho sempre collaborato mettendo a disposizione la mia esperienza e la mia professionalità . Difficile fare delle classifiche ma sicuramente Bellone e Solaro, che hanno amministrato più a lungo e ho apprezzato di più, sono anche stati quelli che mi hanno dato maggiore fiducia e sono stati da “esempio” politico amministrativo e da cui ho imparato molto. Il Sindaco Solaro, quando venni eletto amministratore provinciale, mi mandava spesso a Roma per conto del Comune; in sintonia abbiamo portato a Costigliole parecchi progetti importanti , uno fra tutti il consolidamento e la messa in sicurezza di via Verasis. Anche Guido Boeri, che incontro sempre con piacere, un Sindaco imprenditore, è stato un buon amministratore, anche se per poco tempo. 

Anche nella Comunità collinare ho conosciuto ottimi amministratori : Ghignone, Dus, Violardo, Franca Serra, Gabusi . Quest’ultimo quando era Sindaco di Canelli, mi ha anche gratificato di una onorificenza per una operazione sul mercato che conservo e di cui vado fiero. 

La mia è stata una bellissima esperienza lavorativa che mi ha permesso di stabilire un rapporto confidenziale non solo con gli amministratori ma anche con tantissimi cittadini, che incontravo e incontro ancora adesso sulle strade e sulle piazze.

Oltre 43 anni di lavoro, da contadino nell’azienda di famiglia a Sindaco, passando anche dal servizio militare che mi ha visto impegnato anche in guerra sotto l’effige dell’ONU, mi hanno permesso di acquisire competenze , fare esperienze importanti di frequentare corsi di qualificazione e di ricevere onorificenze rilevanti come la Croce di Guerra a 20 anni, il Cavalierato della Repubblica e quella a seguito dell’alluvione o del terremoto a Mirandola dove ho partecipato come volontario 

La mia esperienza lavorativa e amministrativa, che non ho certo intenzione di abbandonare, sarà e resterà il mio bagaglio, anche culturale, in un paese che ho tanto amato e continuo ad amare.

Al direttore

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