Il disappunto dei consiglieri comunali di minoranza in merito alle dinamiche dell’assemblea pubblica di cui sono elemento integrante è sfociato in una lettera – inviata al presidente del Consiglio Comunale Federico Garrone, al Segretario Generale Oreste Morra e, per conoscenza, al sindaco Maurizio Rasero, nonché agli organi di stampa – che pubblichiamo integralmente di seguito.
I consiglieri rimarcano altresì che: “Dopo pochi minuti dall’invio della nostra rimostranza è stato convocato, a meno di una settimana di distanza, un Consiglio comunale ‘aperto’ sul Collegamento Sud Ovest. A conferma di quanto denunciato nella nostra lettera”.
La lettera
Siamo costretti a rivolgerci formalmente a Voi, dopo che, nelle scorse settimane, le nostre richieste di maggior trasparenza rispetto alle attività del Consiglio e delle Commissione si sono rivelate inefficaci. Non siamo - e non vogliamo diventare - dei passacarte con compiti meramente burocratici.
A Voi, che ricoprite anche un ruolo di garanzia, spetta il compito di evitare che ciò accada e sia duraturo.
Gli episodi degli ultimi giorni, purtroppo, dimostrano che non vi è la volontà di far funzionare il Consiglio comunale e di mettere le Consigliere e i Consiglieri nelle condizioni di svolgere il proprio dovere.
Ci riferiamo in particolare alla pessima abitudine di non mettere a disposizione con congruo anticipo il materiale su cui le Commissioni svolgono l'istruttoria e il Consiglio le deliberazioni. Da ultimo, è successo nel caso della Convenzione tra il Comune e Asti Musei, ma anche riguardo alle modifiche statutarie di Astiss e dei patti parasociali di alcune partecipate. Ma, nel recente passato, si è verificato anche su complesse pratiche urbanistiche e di bilancio.
In tutti i casi si tratta di pratiche in cui deve essere garantita - nella sostanza, e non solo nella forma - la possibilità di approfondire, studiare, chiedere delucidazioni, proporre alternative. La stessa mancanza di trasparenza riguarda la calendarizzazione delle sedute consiliari.
Soprattutto su pratiche ripetute e non urgenti, serve una pianificazione di medio periodo da concordare con i Capigruppo. Intuiamo le esigenze politiche di “tenere insieme i pezzi” di maggioranza, ma ciò non può andare a discapito del buon funzionamento del Consiglio. Notiamo infine che l’auspicio condiviso a fine 2023 di far lavorare più e meglio le Commissioni consiliari è caduto nel vuoto e che l’attività di alcune Commissioni rimane ferma da mesi.
Siamo fiduciosi che prenderete urgentemente provvedimenti per rispondere alle nostre richieste. In mancanza, saremo costretti a “autosopenderci” dai lavori consiliari fino a quando non saremo messi nelle condizioni di svolgere il compito per cui siamo state/i elette/i.
Lettera firmata dai consiglieri Maria Ferlisi, Michele Miravalle, Luciano Sutera, Roberto Vercelli, Paolo Crivelli, Roberto Migliasso, Valter Saracco, Mario Malandrone, Massimo Cerruti, Gianfranco Miroglio, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia